20 anni fa a Dario Fo il Nobel per la letteratura

Il 9 ottobre 1997 a Stoccolma (Svezia) l’Accademia assegna a Dario Fo il premio Nobel per la letteratura: il giorno della consegna del premio terrà un discorso in “grammelot”, un tipo di linguaggio teatrale in cui l’attore non pronuncia parole reali, ma emette suoni che imitano, nell’intonazione e nel ritmo, un idioma esistente (francese, inglese) e il padano. Fo nasce il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese) ed è famoso per i suoi spettacoli di satira politica e sociale. Compiuti gli studi all’Accademia di Brera di Milano, dal 1950 inizia a recitare e a scrivere testi satirici per la radio e la televisione; trasferitosi a Roma, dal 1955 al 1958 lavora come soggettista. Con la moglie Franca Rame fonda poi un proprio gruppo teatrale, la Compagnia Dario Fo – Franca Rame (1959-1968): i brevi pezzi pungenti preparati dalla coppia per il programma televisivo di varietà Canzonissima vengono censurati così spesso che i due attori e drammaturghi nel 1963 lasciano la Rai e riprendono a recitare in teatro. Riscuote molto successo “Mistero buffo” (1969), in cui Fo, unico attore, presentava un insieme di elaborazioni fantasiose di antichi testi, in un estroso impasto linguistico. Negli anni Settanta, schieratosi al fianco delle organizzazioni extraparlamentari, dà vita al collettivo La Comune. Ideate e interpretate spesso insieme alla moglie Franca Rame, le farse di Fo sono sempre state tanto invise all’autorità ecclesiastica e dissacranti nei confronti della morale borghese, quanto ricche di valori sociali e politici. Fo muore il 13 ottobre 2016 all’Ospedale Sacco di Milano.

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