50 anni fa ucciso Ernesto Che Guevara

Il 9 ottobre 1967 viene ucciso a La Higuera (Bolivia) Ernesto “Che” Guevara, con Fidel Castro protagonista della rivoluzione cubana. Guevare è ferito e catturato dall’esercito boliviano l’8 ottobre 1967. Seppellito con altri suoi compagni a Valle Grande (il luogo sarà rivelato solo dopo molti anni da un militare dell’esercito boliviano presente alla cattura del Che), nel 1997 le sue spoglie saranno localizzate e disseppellite e quindi traslate a Cuba dove, con grandiosi funerali di stato, saranno tumulate a Santa Clara (Cuba). Ernesto Guevara nasce il 14 giugno 1928 a Rosario (Argentina), si laurea in medicina a Buenos Aires (Argentina), si avvicina ai gruppi marxisti e lascia la patria per mettersi al servizio di un ideale rivoluzionario. Nel 1954 collabora in Guatemala con il colonnello Jacob Arbenz, alla cui caduta ripara in Messico dove stringe amicizia con Fidel e Raúl Castro Ruz. Sbarcato a Cuba nel 1956, diviene il luogotenente di Fidel Castro nella lotta vittoriosa contro Batista. Direttore della Banca Centrale dal 1959 e ministro dell’Economia dal 1961, contribuisce a dare al nuovo regime un contenuto ideologico rivoluzionario. Le sue tesi, imperniate sulla necessità di accendere numerosi focolai di guerriglia, come premessa alla rivoluzione contro l’imperialismo, e sulla priorità di un impegno internazionale di solidarietà tra i Paesi del Terzo Mondo, lo portano a rinunciare ai suoi incarichi e partecipare alla guerriglia in Congo e in Bolivia, dove muore. Lascia un “Diario” (1968) e saggi teorici sulla guerriglia (La guerra de guerrillas, 1959). La figura del “Che” diverrà un’icona e un mito per tutti i giovani di sinistra nel mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *