40 anni fa dirottato un volo Lufthansa, ostaggi liberati il 18 dalle teste di cuoio tedesche

Il 13 ottobre 1977 a Palma de Majorca (Spagna) un commando di due donne e due uomini, tutti palestinesi, guidati dal Capitano Mahmoud,facente capo a Wadi Haddad, dirotta un Boeing 737 della Lufthansa, volo LH 181, in rotta da Palma de Majorca a Francoforte (Germania) con 86 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. L’aereo atterra all’aeroporto di Fiumicino (Roma), dove il capitano segnala il numero di terroristi buttando quattro pacchetti di sigarette sulla pista. Rifornitosi di carburante, il Boeing riprende il suo viaggio, si ferma a Larnaca (Cipro) e poi sorvola numerosi Paesi mediorientali. Nonostante l’opposizione delle autorità, l’aereo atterra poi all’aeroporto di Dubai (Emirati Arabi Uniti), da dove i dirottatori esplicitano le proprie rivendicazioni. La richiesta principale è la liberazione dei militanti della banda Baader-Meinhof, detenuti in Germania, ma chiedono anche 10 miliardi di dollari. Ad Aden (Yemen) il 16 ottobre viene ucciso il capitano e pilota del Boeing Jurgen Schuman, per aver parlato con le autorità del luogo. L’aereo, ora guidato dal co-pilota Jurgen Vietor, giunge infine alle 17.30 a Mogadiscio (Somalia) il 17 ottobre. Alle 2:05 del 18 ottobre scatta il blitz delle teste di cuoio tedesche, con il supporto di due commando inglesi., che blitz termina, alle 02:12, tutti gli ostaggi sono liberi. Dei quattro terroristi sopravvive solamente Suhaila Andraws, benchè colpita per ben sette volte dai colpi della squadra anti-terrorismo tedesca. Per oltre un anno verrà detenuta a Mogadiscio, poi sarà rilasciata per permetterle di curarsi i postumi delle ferite riportate. Rifugiatasi in Norvegia, verrà trovata solo nel 1993 ed estradata in Germania dove sconterà una condanna a 12 anni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *