Il 18 ottobre 1977 Andreas Baader, Jan Carl Raspe e Gudrun Ensslin, ovvero il gruppo storico della Rote armee fraktion, tutti detenuti nel carcere di massima sicurezza di Stammheim (Germania), sono trovati morti nelle loro celle. La versione ufficiale è: suicidio per tutti e tre. Baader e Raspe si sarebbero uccisi con un colpo di pistola, mentre la Ensslin impiccandosi con una coperta. Una quarta componente del gruppo, Imgard Moeller, è trovata in fin di vita dopo essersi tagliata la gola con una lametta. Immediate le proteste dei difensori dei quattro, che già in precedenza denunciano più volte le condizioni di carcerazione dei loro assistiti ai limiti della tortura. La tesi del suicidio è respinta da più parti; non dalla stampa tedesca che prima tace, poi accetta quasi unanimemente la tesi ufficiale fornita dalle autorità federali.
Mese: Ottobre 2017
Il 16 ottobre 1967 il modulo di discesa di Venera 4 tocca la superficie di Venera: è questo modulo a fornire, durante i suoi 94 minuti di discesa con il paracadute, le prime notizie sulle condizioni di temperatura e di pressione e sulla composizione chimica dell’atmosfera di Venere. Successivamente le sonde Venera lavorano preferibilmente in coppia, sia in orbita attorno al pianeta sia facendole atterrare su punti diversi del pianeta
Il 18 ottobre 1967 a Stoccolma (Svezia) l’Accademia delle Scienze annuncia che il Nobel di fisica è assegnato ad Hans Bethe. Bethe nasce il 2 luglio 1906 a Strasburgo (Francia), insegna fisica a Monaco di Baviera (Germania) e a Tubinga; (Germania) e all’avvento del nazismo passa negli Stati Uniti dove insegna alla Cornell university di Ithaca (New York, Usa). Negli anni della II guerra mondiale è a capo della divisione di fisica teorica del Manhattan project che conduce alla realizzazione della prima bomba atomica. Le ricerche da lui compiute sull’origine dell’energia stellare lo portano a proporre nel 1938, contemporaneamente ma indipendentemente da Carl Friedrich von Weizsäcker, una teoria che spiega la produzione di energia nelle stelle per mezzo di una serie di reazioni termonucleari, nota come ciclo di Bethe-Weizsäcker. Bethe muore il 6 marzo 2005 a Ithaca.
Il 18 ottobre 1947 nasce a New York (New York, Usa) la cantautrice Laura Nigro che si impone con il nome d’arte di Laura Nyro. P pubblica il suo primo album “More than a Discovery” nel 1966. Tra il 1968 e il 1970 la sua verve creativa prende corpo nelle passionali ballate, nei freschi pop e nel rhythm’n’blues di lavori quali “Eli and the 19th confession”, “New York tendaberry” e “Christmas and the beads of sweat”. Intanto cresce la sua fama di autrice, dopo che alcune sue canzoni sono trasformate in hit dai Blood, Sweat & Tears, Barbra Streisand e dai Three Dog Night. Poi con “Gonna take a miracle” (1971) mette da parte il suo ruolo di compositrice per tuffarsi in modo impersonale in cover di classici della black music. Ritiratasi per un po’ dalle scene musicali, nel 1975 torna a incidere e nel giro di tre anni pubblica “Smile”, il live “Season of light” e “Nested”. Una nuova lunga pausa prelude a “Mother’s spiritual” (1984), seguito cinque anni dopo da “Live at the bottom line”. Muore a Danbury (Connecticut) l’8 aprile 1997. Nel 2001 la regista Diane Paulus dirige “Eli’s comin’”, un musical ispirato alle sue canzoni.
Il 18 ottobre 1947 nasce a Trieste il playmaker Giulio Iellini. Talento precocissimo, vince la Coppa dei Campioni con la Simmenthal Milano di Rubini nel 1966 e lo stesso anno debutta con la nazionale del mitico Nello Paratore. Dopo Gianfranco Pieri, Iellini è il secondo grande playmaker italiano. Con l’Olimpia Milano, tra il 1964 e il 1974, conquista 4 scudetti, una coppa Campioni, 1 coppa Coppe e 1 coppa Italia. Tra Verese e Milano vince sei scudetti e due coppe dei campioni. Con la Nazionale partecipa alle Olimpiadi 1972 e 1976.
Il 18 ottobre 1927 nasce a Wise (Virginia, Usa) l’attore George Campbell Scott, nel 1971 è il protagonista di “Patton, il generale d’acciaio”, vincendo l’Oscar come migliore attore. Sulle scene dal 1957, è anche interprete e regista shakespeariano. Ha successo in diverse serie televisive, rivelandosi poi tra i più incisivi caratteristi cinematografici degli anni Sessanta, soprattutto nel ruolo del generale Buck Turgidson in “Dr. Strangelove”, (1963; Il dottor Stranamore) di Stanley Kubrick. Scott muore il 22 settembre 1999 a Westlake Village, (California, Usa).
Il 18 ottobre 1907 con lo scambio di messaggi ufficiali tra il Re d’Inghilterra, da Londra (via Cifden, Irlanda) e il Governatore del Canada da Ottawa (via Glace Bay, Nova Scozia) Guglielmo Marconi inaugura il regolare servizio pubblico radiotelegrafico tra l’Europa e l’America. E’ il primo passo: nel 1912 la rete di stazioni radio Marconi comprende Aden, Algeria, Australia, Azzorre, Belgio, Brasile, Birmania, Cina, Curacao, Francia, Guyana francese, Germania, India, Giappone, Giamaica, Messico, Marocco, Olanda, Norvegia, Romania, Russia, Senegal, Sud Africa, Svezia, Tobago, Trinidad, Uruguay, Zanzibar, 4 stazioni nell’Oceano Pacifico e 13 stazioni in Italia.
Il 18 ottobre 1837 è celebrato a Genova nella Cattedrale di San Lorenzo un solenne Te Deum di ringraziamento per la fine del colera. Scoppiata il 13 luglio, a causa dell’epidemia muoiono in città 685 persone. L’epidemia infuria ancora a Roma e colpisce l’intera Italia meridionale.
Il 18 ottobre 1817 muore a Parigi (Francia) il compositore Etienne Mehul. Mehul nasce il 22 giugno 1763 a Givet (Francia) e durante la rivoluzione scrive il celebre “Chant du départ” (1794), di ispirazione patriottica, e sotto il Direttorio, il Consolato e l’Impero crea le sue più celebri opere drammatiche: “Le Jeune Henri” (1797), “Les Deux Aveugles de Tolède” (1806) e “Joseph” (1807).
Il 18 ottobre 1777 nasce a Francoforte sull’Oder (Prussia, oggi Germania) Heinrich von Kleist, uno dei maggiori drammaturghi romantici della letteratura tedesca: è ricordato soprattutto per un celebre racconto (La marchesa di O., 1808), da cui Eric Rohmer trae un film nel 1976. Tuttavia, il suo capolavoro è “Il principe di Homburg”, un dramma in cinque atti ambientato nel mondo militare prussiano che l’autore ben conosce in quanto figlio di un ufficiale dell’esercito e avviato alla carriera militare; tema centrale è il conflitto tra la ragion di stato e gli impulsi dell’individuo. Heinrich von Kleist muore suicida, il 21 novembre 1811 sulle rive del Wannsee a Berlino 8Prussia, oggi Germania), insieme all’amica Henriette Vogel.