Il 30 dicembre 2007 muore a Roma Angelo Amadio, ultimo testimone vivente del sacrificio del vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, fucilato dai tedeschi il 23 settembre 1943. Angelo Amadio, all’epoca appena diciottenne, fa’ parte di un gruppo di 23 persone catturate da un drappello di soldati tedeschi e condotte alla Torre di Palidoro (Roma) per essere giustiziate quale rappresaglia per la morte di un loro commilitone, avvenuta il giorno precedente in seguito all’esplosione di un ordigno. I prigionieri sono costretti a scavare una fossa per contenere i loro corpi dopo la fucilazione collettiva. La crudeltà di questa scena induce il carabiniere Salvo D’Acquisto a chiedere all’ufficiale tedesco la liberazione degli ostaggi e, con gesto eroico, ad assumersi la responsabilità di quanto accaduto il giorno precedente. Il sottufficiale dei carabinieri, in tal modo, salva la vita di 22 innocenti, tra cui anche quella di un ragazzo, Angelo Amadio, sopravvissuto perché, come lui stesso racconta “lui volle morire per noi”. Salvo D’Acquisto è medaglia d’oro al valor militare.