Il 13 gennaio 1948 nasce a Chiomonte (Torino) il calciatore Paolo Sollier: rimane indimenticabile nella storia del calcio più per il suo impegno politico che per il suo talento. Diventa famoso nel Perugia come centravanti tattico con una discreta tecnica: nel 1975 contribuisce con 7 gol alla promozione in serie A. E’ tra i primi calciatori extraparlamentari che irrompono nel calcio sull’onda del post ’68. Barba e capelli lunghi, simpatie dichiarate per Avanguardia operaia, pratica il culto dell’antipersonalita’ rifiutandosi di concedere autografi ai suoi tifosi, la sua esultanza per i gol consiste nell’alzare il pugno. Scrive un libro di riflessioni autobiografiche “Calci, sputi e colpi di testa”. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, collabora con quotidiani e riviste, tra cui Reporter, Il Mattino di Padova, Tuttosport e MicroMega. Allena per qualche anno squadre di categorie inferiori e nel 2008 pubblica il libro Spogliatoio, scritto a quattro mani con Paolo La Bua, ed esce la riedizione di Calci e sputi e colpi di testa, completata da articoli dell’epoca e recensioni.