60 anni fa nasce l’attrice Monica Guerritore

Il 5 gennaio 1958 nasce a Roma l’attrice di cinema, teatro e televisione Monica Guerritore, scoperta a soli sedici anni da Giorgio Strehler, che la dirige ne “Il giardino dei ciliegi”. E’ poi Elena in “Zio Vanja”, per la regia di Mario Missiroli, con Glauco Mauri e Annamaria Guarnieri. Recita in “Dodicesima notte” e nel “Malato immaginario” con la compagnia Valli-De Lullo fino ai “Masnadieri” di Schiller per la regia di Gabriele Lavia nel 1981. E risale proprio a questa esperienza la nascita del sodalizio artistico e sentimentale con Lavia. Interpreta in quegli anni ruoli di grande rilievo: Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia. Per la tv, nel 1975, Monica Guerritore gira “Manon Lescaut” (regia di Sandro Bolchi): il primo sceneggiato a colori prodotto dalla televisione italiana. Al cinema nel 1976 è accanto a Marcello Mastroianni nel film “Signore e signori, buonanotte”. Lavia la dirige in numerosi film, spesso erotici, tra cui “Scandalosa Gilda” (1985); “Sensi” (1986) e “La lupa” (1996). Tra i suoi film anche “Fotografando Patrizia” di Salvatore Samperi (1985) e “La Venexiana” di Mauro Bolognini (1986). A ottobre 2014 la Guerritore è a fianco di Giovanni Nuti, con lo spettacolo “Mentre rubavo la vita folle e commovente”, su poesie di Alda Merini, musiche dello stesso Nuti e regia di Mimma Nocelli.

70 anni fa nasce Peppino Impastato, sarà ucciso dalla mafia nel 1978

Il 5 gennaio 1948 nasce a Cinisi (Palermo) Giuseppe “Peppino” Impastato, martire della battaglia contro la mafia, nasce da una famiglia mafiosa. Mentre frequenta il Liceo classico, insieme ad alcuni amici, fonda il giornale “L’idea socialista” che, poco dopo, è sequestrato. Nel 1975 organizza il circolo “Musica e cultura”, un’associazione che promuove attività culturali e musicali, principale punto di riferimento di Cinisi. Giuseppe Impastato e il suo gruppo realizzano un’emittente radiofonica autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978 partecipa con Democrazia proletaria alle elezioni comunali di Cinisi. E’ assassinato il 9 maggio 1978: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferroviaria. Inizialmente definito dalle forze dell’ordine un suicidio “eclatante”, il caso giudiziario è chiuso e riaperto ben tre volte fino alla condanna del boss Gaetano Badalamenti (nel 2002) come mandante dell’omicidio Impastato. Alla vita di Impastato è dedicato il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nel ruolo di Impastato.

80 anni fa nasce Juan Carlos I, re di Spagna

Il 5 gennaio 1938 nasce a Roma Juan Carlos I, re di Spagna: nipote del re Alfonso XIII, figlio del conte di Barcellona Giovanni, della famiglia dei Borbone di Spagna, e di Mercedes, dei Borbone di Napoli, nel 1962 sposa la principessa Sofia di Grecia, figlia del re Paolo I. Nel 1969, il dittatore Francisco Franco, dopo aver instaurato un regime fascista dal 1939, lo proclama suo successore ‘a titolo di re’, e alla morte del generalissimo, il 22 novembre 1975 Juan Carlos sale sul trono. Con una serie di riforme istituzionali, riesce a portare gradualmente il paese sulla strada della democrazia, istituendo un governo parlamentare basato su una nuova costituzione, approvata nel 1978. Il primogenito, il principe Felipe, è designato come erede al trono e vi sale al momento dell’abdicazione del padre il 19 giugno 2014.

90 anni fa nasce il politico Zulfikar Alì Bhutto, padre di Benazir

Il 5 gennaio 1928 nasce a Larkana (Pakistan) il politico Zulfikar Alì Bhutto, padre di Benazir: nel 1971 diventa presidente della Repubblica. Nel 1973 è eletto primo ministro in base a una nuova Costituzione, ma nel luglio 1977 è deposto da un colpo di Stato militare promosso dal generale Zia Ul-Haq: imprigionato e condannato a morte nel marzo 1978, è giustiziato il 4 aprile 1979 a Rawalpindi (Pakistan)

140 anni fa muore Alfonso Ferrero La Marmora, comanda la spedizione in Crimea

Il 5 gennaio 1878 muore a Firenze Alfonso Ferrero La Marmora, fratello di Alessandro, il fondatore del corpo dei Bersaglieri. Alfonso nasce il1 novembre 1804 a Torino, ministro della guerra nel 1848 nei governi Pinelli e Gioberti, reprime nel 1849 la ribellione democratica di Genova. Nuovamente ministro della guerra, è comandante del corpo di spedizione in Crimea nel 1855. Presidente del consiglio dal luglio 1859 al gennaio 1860, ha l’incarico di formare un nuovo ministero nel settembre 1864, ma nel giugno 1866 si dimette per assumere il comando delle operazioni militari della III guerra d’indipendenza, di cui getta le basi diplomatiche con l’alleanza con la Prussia. Ritenuto responsabile della disfatta di Custoza (verona), si ritira a vita privata.

160 anni fa muore il maresciallo Johann Joseph Radetzky, a lui è dedicata una celebre marcia

Il 5 gennaio 1858 muore a Milano il maresciallo Johann Joseph Radetzky, comandante dell’armata austriaca in Lombardia. Radetzky nasce il 2 novembre 1766 a Trebnice (allora Impero austro-ungarico, oggi Repubblica Ceca) e nel 1831 riceve il comando dell’esercito austriaco di stanza in Lombardia. L’insurrezione popolare delle Cinque Giornate (1848) lo costringe a lasciare Milano e a ritirarsi nel ‘quadrilatero’. Battuto a Goito (Mantova) dall’armata sarda, vince a Custoza (Verona) e di nuovo a Novara, imponendo a Carlo Alberto (1849) l’armistizio di Vignale (Novara). E’ governatore generale del Lombardo-Veneto fino al 1857, dimostrandosi inflessibile e talvolta spietato nel punire i patrioti. La marcia di Radetzky (Radetzky-Marsch in tedesco) è una marcia militare, opera di Johann Strauss padre e composta in onore del maresciallo Josef Radetzky per celebrare la riconquista austriaca di Milano dopo i moti rivoluzionari in Italia del 1848.