L’8 febbraio 1958 un raid aereo deciso dall’alto comando francese di Algeri (Algeria) senza l’autorizzazione di Parigi (Francia) colpisce il villaggio di Sakhiet (Tunisia), rifugio per i nazionalisti algerini, provocando la morte di 70 persone e il ferimento di 150. Miriam Mafai, nella sua corrispondenza da Parigi, scrive tra l’altro “Quarantacinque minuti di fuoco, 75 morti dei quali 34 bambini e 83 feriti. Questo il bilancio dell’aggressione degli aerei francesi al villaggio tunisino di Sakhiet. Non è possibile prevedere fin dove giungerà la follia bellicista delle destre e del Governo francese, ma è certo che ormai la Francia è giunta ormai a una svolta decisiva della sua storia. L’ombra del fascismo, con la strage si Sakhiet, sta calando su Parigi”.