L’11 febbraio 1898 nasce a Budapest (Ungheria) il fisico Leo Szilard, noto per le ricerche sulla fissione nucleare. Studia presso il Politecnico di Budapest e l’università di Berlino, dove ottiene il dottorato nel 1922 e insegna fisica dal 1923 al 1933. Quando i nazisti ottengono il potere in Germania, Szilard emigra in Gran Bretagna, dove inizia le sue ricerche di fisica nucleare. Nel 1938 si reca negli Stati uniti come ricercatore ospite presso la Columbia University; nel 1939, con altri scienziati, convince Albert Einstein a scrivere una lettera al Presidente Franklin Delano Roosevelt in cui si chiede un finanziamento per le ricerche sulla bomba atomica poi sfociate nel ‘progetto Manhattan’. Nel 1942, a Chicago (Illinois, Usa), insieme al fisico italiano Enrico Fermi, sviluppa la prima reazione a catena; pur contribuendo alla costruzione della prima bomba atomica (1945), si oppone alla decisione di bombardare Hiroshima e Nagasaki e successivamente si batte in favore dell’impiego esclusivamente pacifico dell’energia atomica. Szilard muore il 30 maggio 1964 a La Jolla (California, Usa).
Mese: Febbraio 2018
L’11 febbraio 1868 muore a Parigi (Francia) Jean-Bernard-Léon Foucault, il suo nome è legato alla misura della velocità della luce e alla prima prova fornita a dimostrazione della rotazione terrestre. Foucault nasce il 18 settembre 1819 a Parigi e misura la velocità della luce con un esperimento analogo a quello della ruota dentata, effettuato poco tempo prima da Armand Fizeau. Dimostra inoltre che la velocità della luce dipende dal mezzo in cui si propaga e, in particolare, che è maggiore nell’aria di quanto non sia nell’acqua. Nel 1851 fornisce la sua spettacolare dimostrazione della rotazione della Terra mediante un pendolo sospeso a un filo di acciaio nella cupola del Panthéon di Parigi: il peso del pendolo recava all’estremità inferiore uno stilo che segnava la traccia delle oscillazioni su un fondo di sabbia; nell’arco di una giornata, Foucault mostra che la traccia non rimane sempre nella stessa posizione, ma compie una rotazione completa; poiché in assenza di forze esterne il piano di oscillazione del pendolo deve rimanere sempre uguale a se stesso, la rotazione della traccia rappresentava una dimostrazione incontestabile della rotazione della Terra. Inventore di strumenti di vario genere, tra i quali un prisma polarizzante e il giroscopio, che è la base della moderna bussola giroscopica, è notevole anche il suo contributo allo studio dell’elettromagnetismo.
L’11 febbraio 1858 a Lourdes (Francia) la Vergine Maria appare per la prima volta a Bernadette Soubirous,14 anni, presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei, dove la ragazza con la sorella Maria ed un’amica, s’è recata a raccogliere legna. Improvvisamente un forte vento l’obbliga ad alzare la testa; ella scorge dentro un incavo di una grotta una “bella Signora” che le sorride. E’ vestita di bianco, ha una cintura celeste; una rosa d’oro è posata sui piedi. La fanciulla prende in mano la corona del rosario, quindi, imitando la Signora, fa un segno di croce. Recita ad una ad una tutte le Ave del Rosario. Anche la Signora sgrana la sua corona, ma solo al Gloria Patri muove le labbra. Terminato il Rosario la signora sorride e scompare. Lì la Signora apparirà a Bernadette ancora per diciassette volte. Durante la nona apparizione, la Signora le avrebbe detto di bere dalla sorgente che fluiva sotto la roccia, e mangiare le piante che crescevano liberamente lì, e benché sul luogo non vi fossero sorgenti conosciute e il terreno fosse duro e arido, Bernadette suppose che la “signora” volesse indicare che la sorgente era sotto terra. La ragazza fece quindi scavò nella terra, ma quando non accadde nulla, lo scetticismo si impossessò dei presenti. Tuttavia, il giorno dopo, l’acqua cominciò a fluire. Dal giorno in cui Bernadette porta alla luce la sorgente, 69 guarigioni tra quelle verificate dall’Ufficio Medico di Lourdes e classificate come “inspiegabili”, riconosciute miracolose dalla Chiesa cattolica. Durante la sedicesima apparizione, il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa Cattolica commemora l’Annunciazione, la signora, alzando gli occhi al cielo e unendo in segno di preghiera le mani, avrebbe detto a Bernadette in occitano, la lingua locale: Que soy era immaculada concepciou (“Io sono l’Immacolata Concezione”). Quattro anni prima papa Pio IX aveva stabilito il dogma dell’Immacolata Concezione, secondo cui sola tra tutti gli esseri umani mai vissuti, la Vergine Maria era nata senza la macchia del Peccato originale. Durante la diciassettesima apparizione, il 7 aprile, avviene il cosiddetto “Miracolo del cero”. Bernadette tiene fra le mani una candela che, durante la visione, brucia del tutto: la fiamma rimane a diretto contatto con la sua pelle per più di 15 minuti, ma ella apparentemente non mostra nessun segno di dolore o ferita. Giovedì 16 luglio 1858 l’ultima apparizione: una palizzata impedisce l’accesso alla grotta e Bernadette attraverso il fiume Gave e vede la Vergine esattamente come se ella fosse davanti alla grotta. Bernadette nasce il 7 gennaio 1844 a Lourdes e muore il 16 aprile 1879 a Nevers (Francia), viene beatificata il 14 giugno 1925 da Papa Pio XI che la canonizza l’8 dicembre 1933. Bernadetta è la santa protettrice degli ammalati e la patrona di Lourdes.
Il 10 febbraio 2008 muore a Little Rock (Arkansas, Usa) il versatile attore Roy Scheider, due nomination all’Oscar. Roy Richard Scheider nasce il 10 novembre 1932 a Orange (New Jersey, Usa) e debutta sul grande schermo nel 1963 interpretarndo i ruoli più disparati, dal buono al violento, al duro, all’ipertensivo e partecipa attivamente sin dai primi anni sessanta in alcune delle pellicole di maggior successo dell’epoca. Tra le sue interpretazioni principali e di maggior impatto, da ricordare il protettore di prostitute Frank Ligourin in “Una squillo per l’ispettore Klute”; il freddo e impassibile killer Cohen in “Le strade della paura”; il capitano della polizia Martin Brody in “Lo squalo”; il pavido scienziato Heywood Floyd in “2010 – L’anno del contatto”; il solitario e scontroso detective Buddy Russo in “Il braccio violento della legge”; il misterioso Henry David Levy in “Il maratoneta”; il duro e tuttofare ballerino Joe Gideon in “All That Jazz – Lo spettacolo comincia”; il veterano e tormentato poliziotto Frank Murphy in “Tuono blu”; il determinato e cupo dottor Sam Rice di “Una lama nel buio”.
Il 10 febbraio 1998 a Milano il giudice Guido Salvini emette la sentenza sullo stupro subito dall’attrice Franca Rame il 9 marzo 1973, pronunciando la prescrizione del reato. Gli accertamenti ordinati dal giudice indicano i responsabili in Biagio Pitarresi, Angelo Angeli, “un certo Patrizio”, “un certo Muller”, e che la violenza è ispirata da ufficiali della divisione dei carabinieri Pastrengo di Milano che tenevano stretti legami con gruppi di destra. Franca Rame nasce il 18 luglio 1929 a Parabiago (Milano) e muore il 23 maggio 2013 a Milano.
Il 10 febbraio 1968 muore a Winchester (Massachusetts, Usa) il sociologo Pitirim Aleksandrovic Sorokin, la sua opera più importante è “Dinamiche sociali e culturali”. Sorokin nasce il 21 gennaio 1889 a Tur’ja (Russia), compie studi di sociologia a Pietroburgo (Russia) e nel 1917 è segretario di Aleksandr Kerenskij. Divenuto direttore del dipartimento di sociologia dell’Università di Pietroburgo, a causa della sua opposizione al regime bolscevico è costretto all’esilio, prima a Praga e poi, nel 1923, negli Stati Uniti, dove insegna nell’Università del Minnesota e a Harvard. Sorokin fornisce numerosissimi contributi alla storia del pensiero sociologico agli studi sulla mobilità e sulla stratificazione sociale, sulla disuguaglianza, sul mutamento socio-culturale, per cui elabora una teoria che prevede un ciclico avvicendarsi di tre modelli.
Il 10 febbraio 1968 muore a Roma il giornalista Mario Pannunzio, fondatore del settimanale “Il Mondo“ (1949), che dirige fino alla sua chiusura, nel 1966. Pannunzio nasce il 5 marzo 1910 a Lucca e si forma come giornalista collaborando al settimanale “Omnibus” di Leo Longanesi; in seguito dirige il settimanale “Oggi”, chiuso dal regime fascista nel 1941, e il quotidiano “Risorgimento Liberale”, che lascia per dissidi con il Partito liberale. Nel 1956 abbandona i liberali da posizioni di sinistra ed è tra i fondatori del Partito radicale, da cui si distacca nel 1963
Il 10 febbraio 1938 muore a Wellington (Nuova Zelanda) il riformatore della sanità e pioniere della puericoltura Truby King, il primo privato cittadino ad avere funerali di stato in Nuova Zelanda. Frederic Truby King, questo il suo nome completo, nasce l’1 aprile 1858 a New Plymouth (Nuova Zelanda) e studia medicina a Edimburgo (Scoiza) e Parigi (Francia) laureandosi con il massimo dei voti in Scozia dove poi si perfeziona. Nel 1887 Truby King è nominato chirurgo presso l’ Infermeria Reale di Edimburgo e l’Infermeria Reale di Glasgow (Scozia) prima di diventare sovrintendente medico del Wellington General Hospital . Nel 1889 è a Dunedin (Nuova Zelanda) come sovrintendente medico presso il manicomio di Seacliff (dove introduce nuove diete per i pazienti) e come docente di malattie mentali all’Università di Otago (Nuova Zelanda). Poi per otto anni si interessa di diverse disciplin, tra cui la puericoltura, arrivando a capire l’importanza di una corretta alimentazione. Il 14 maggio 1907 King fonda la Plunkett Society per applicare principi scientifici alla nutrizione dei bambini e fortemente radicato nell’eugenetica e nel patriottismo. La settimana “Save the Babies” del 1917 parte con lo slogan “La corsa va avanti con piedi dei Piccoli Bambini”. I metodi di Truby King per insegnare alle madri l’igiene domestica e l’infanzia sono fortemente promossi con il suo primo libro su “Puericultua, Nutrimento e Cura del Bambino , e attraverso una rete di infermiere Karitane appositamente addestrate e una colonna di giornale ampiamente diffusa “I nostri bambini” scritta dalla moglie di King , Isabella . Oltre alla nutrizione, i metodi di King enfatizzano specificatamente la regolarità di alimentazione, sonno e movimenti intestinali, all’interno di un regime generalmente severo che deve creare carattere evitando coccole e altre attenzioni.
Il 10 febbraio 1918 muore a Istanbul (Turchia) Abdul Hamid II, 34° Sultano dell’Impero Ottomano e ultimo con poteri assoluti dal 31 agosto 1876 al 27 aprile 1909, quando, a causa della sollevazione militare dei Giovani Turchi, gli subentra il fratello Mehmet V. Abdul Hamid II nasce il 21 settembre 1842 a Istanbul e nella sua vita avviene il declino della potenza dell’Impero ottomano anche a causa di guerre perdenti, ma durante il suo periodo di regno è il principale responsabile degli ammodernamenti che consentono all’impero di progredire, esercitando ancora un forte controllo sui suoi affari interni. Tra i cambiamenti si ricordano la razionalizzazione della burocrazia, l’ambizioso progetto della Ferrovia del Ḥijāz (linea ferroviaria da Damasco a Medina con l’aiuto tedesco), la creazione di un sistema moderno di codici di leggi (1896), la fondazione di un censimento su sistemi moderni, un sistema per la registrazione ed il controllo della stampa, la sistemazione dei salari degli ufficiali (1880), la prima moderna scuola di legge (1898). Il Sultano è anche proprietario del mitico diamante Hope, il diamante maledetto,ricevuto in dono un anno prima di essere destituito dal fratello. Hamid si sposa sette volte e fa una valanga di figli
Il 10 febbraio 1908 muore a Il Cairo (Egitto) il giornalista e politico Mustafa Kamil Pascià fondatore, nel dicembre 1907 del Partito Nazionalista Egiziano e ricordato come un fervente patriota e un avvocato impegnato ad agevolare l’indipendenza dell’Egitto. Kamil nasce il 14 agosto 1874 a Il Cairo, studia avvocatura nella Scuola di Giurisprudenza francese del Cairo e nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Tolosa, in Francia. Inizia la sua carriera di nazionalista collaborando coi francesi, col Sultano ottomano, e con il Khedivè ʿAbbās Hilmī II. Diventa sempre più indipendente da influenze esterne e capisce che l’obiettivo fondamentale della sua esistenza è il ritiro dell’esercito britannico dalla patria. Esorta quindi il Khedivè ʿAbbās Hilmī II a varare un governo costituzionale per i suoi sudditi. Nel 1900 Kamil fonda il al-Liwāʾ (“Il Vessillo”) come piattaforma per le sue idee poi fonda anche una scuola per ragazzi, aperta agli egiziani musulmani, cristiani ed israeliti. I suoi funerali sono l’occasione di una massiccia dimostrazione di dolore popolare.