Il 15 aprile 1998 muore nella foresta dove si è rifugiato, nei pressi del confine tailandese, il sanguinario leader dei khmer rossi Pol Pot, che nasce il 19 maggio 1925 nella provincia di Kompong Thom (Cambogia) . Nel 1976 impone al paese un regime dittatoriale, perseguendo un progetto di “rieducazione” culturale di massa e di ritorno alla terra sostenuto con misure repressive che causano la morte di centinaia di migliaia di cambogiani. Rovesciato dai vietnamiti nel 1979, ma in grado di mantenere il controllo di ampie regioni, dirige una sanguinosa guerriglia ponendosi come principale ostacolo alla pacificazione del paese tentata dall’Onu dopo il 1991. Nel 1997 promuove un’ennesima epurazione tra i khmer rossi, che però reagiscono processandolo e condannandolo al carcere a vita.