Dieci anni fa l’ex vescovo Fernando Lugo vince le elezioni presidenziali

Il 20 aprile 2008 ad Asuncion (Paraguay) Fernando Lugo, ex vescovo cattolico della diocesi di San Pedro, la più povera del Paraguay, è il nuovo presidente della Repubblica. Lugo sconfigge di 10 punti percentuali Blanca Ovelar, candidata del partito Colorado che deteniene il potere da 61 anni. L’Alleanza patriottica per il rinnovamento, di cui Lugo è leader, convince quindi la maggioranza dei paraguayani che dimostrano di voler voltare pagina. La situazione del Paese è deficitaria: il 40% della popolazione è indigente; la corruzione è a livelli record; la disoccupazione è altissima, diffuso il contrabbando principalmente con Argentina e Brasile, elevati l’analfabetismo e gli squilibri sociali. Lugo nasce il 30 maggio 1951 a San Solano (Paraguay) e viene ordinato sacerdote il 15 agosto 1977 e vescovo il 17 aprile 1994.L’11 gennaio 2005 presenta le dimissioni e il 20 gennaio 2007 viene “sospeso a divinis” (cioè non può amministrare i sacramenti) e ridotto allo stato laicale. Il 31 luglio 2008 la Santa Sede accetta la richiesta di riduzione allo stato laicale di Lugo per l’avvenuta incompatibilità dopo l’elezione a presidente.

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