Il 30 aprile 1888 nasce a Como l’architetto futurista Antonio Sant’Elia. E’ considerato l’esponente più rappresentativo dell’architettura futurista: le sue proiezioni megalopolitane rimangono fino a tutti gli anni ’30 un punto di riferimento ideale costante nella scena dell’architettura moderna e d’avanguardia italiana.Tra i fondatori del Gruppo Nuove Tendenze, aderisce al futurismo di cui stila il manifesto
“L’architettura futurista” pubblicato da Lacerba l’1 agosto 1914. Con Marinetti e Boccioni, si arruola come volontario il giorno in cui l’Italia entra in guerra contro l’Austria-Ungheria. Inizialmente fa parte in un battaglione volontari ciclisti e poi, nell’inverno del 1916, della Brigata “Arezzo” sul fronte vicentino. Qui, in luglio, ottiene una prima medaglia d’argento dopo un attacco condotto nella zona del Monte Zebio. Alcune settimane dopo è trasferito sul fronte carsico. Impegnato nella creazione di un cimitero per i caduti italiani nei pressi della Quota 85 a Monfalcone (Gorizia), il 10 ottobre 1916 guida un assalto ad una trincea nemica proprio nei pressi di questa quota. Durante l’azione, è colpito mortalmente alla testa e il suo corpo, dopo essere stato sepolto sul Carso isontino, viene traslato a Como nel 1921.