20 anni fa l’ex premier ruandese si dichiara colpevole di genocidio

L’1 maggio 1998 a Arusha (Ruanda) dinanzi al tribunale dell’Onu Jean Kambanda, ex primo ministro dell’esecutivo, si dichiara colpevole di genocidio e di crimini contro l’umanità: nei 4 mesi del suo governo la maggioranza hutu massacra oltre un milione di tutsi. La sentenza è confermata dalla Camera d’Appello della Corte Internazionale dell’Aja il 19 ottobre 2000. Kambanda è uno dei fondatori del “Movimento democratico repubblicano” (Mdr). Tre giorni dopo l’attentato che uccide il presidente Habyarimana (7 aprile 1994), diventa il capo del nuovo governo ruandese controllato dall’etnia Huto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *