Il 6 maggio 208 a Palermo il noto cardiochirurgo Carlo Marcelletti è posto agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e concussione. Il provvedimento giudiziario nei confronti del medico avviene a seguito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Palermo avviata dopo una denuncia contro ignoti per minacce, presentata da un familiare di un appaltatore dell’Azienda ospedaliera Civico. Altra accusa nei confronti del cardiochirurgo è il possesso di presunto materiale pedopornografico. Il 7 novembre 2008 il Tribunale del Riesame accoglie l’istanza degli avvocati difensori revocando la misura cautelare, anche se con l’obbligo di firma, ed autorizzando l’immediata ripresa della sua attività di medico e cardiochirurgo. Il 20 novembre del 2008 il Prof. Marcelletti rassegna le sue dimissioni lasciando definitivamente l’Ospedale Civico di Palermo.