Il 22 maggio 1808 nasce a Parigi (Francia) lo scrittore Gérard Labrunie che usa lo pseudonimo di Gerard de Nerval. Le sue opere riflettono le esperienze personali e soprattutto le visioni fantastiche e oniriche che agitavano il suo precario equilibrio mentale, sconvolto a più riprese da crisi di follia. È quanto avviene, ad esempio, nel racconto che scrive poco prima del suicidio, “Aurelia” (1855), dove si fondono i temi dell’amore perduto e della redenzione. Le novelle contenute in “Le figlie del fuoco” (1854), in particolare Sylvie, sono inquietanti reminiscenze della gioventù e della bellezza perdute. Il volume “Chimere” (1854) raccoglie sonetti pervasi da un profondo senso di disperazione ed elaborati in un linguaggio altamente simbolico spesso di difficile decifrazione. De Nerval muore suicida, impiccandosi a un cancello, il 26 gennaio 1855 a Parigi.