Dieci anni fa il referendum respinge il Trattato d’Unione europea

Il 12 giugno 2008 a Dublino (Irlanda) l’ Irlanda respinge il Trattato d’ Unione europeo, 53,4 a 46,6 per cento. Per entrare in vigore, il Trattato doveva essere approvato da tutti i 27 stati membri dell’ Unione Europea, diciotto dei quali lo hanno già ratificato con un voto del proprio parlamento. Il “no” di Dublino, l’ unica nazione che ha indetto un referendum popolare sul Trattato, rischia di riportare al punto di partenza i piani di integrazione europea, già deragliati tre anni fa dalla bocciatura della costituzione. Si realizza così il paradosso secondo cui un paese di appena quattro milioni di abitanti, meno dell’ 1 per cento della popolazione europea, può mettere un veto a mezzo miliardo di cittadini della Ue. E’ bastato anche meno, in realtà: avendo votato il 53 per cento dei 3 milioni di elettori, significa che 860 mila irlandesi sono sufficienti a dire «no» all’ Europa intera

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