50 anni fa muore il poeta Salvatore Quasimodo, ottiene il Nobel nel 1959

Il 14 giugno 1968 muore Napoli il poeta Salvatore Quasimodo, uno tra gli esponenti più significativi dell’ermetismo. Quasimodo nasce il 20 agosto 1901 a Modica (Ragusa) e dopo gli studi di ingegneria interrotti, a Roma, entra in contatto con “Solaria”, che gli pubblica la prima raccolta poetica “Acque e terre” (1930). Nel 1932 esce la seconda raccolta, “Oboe sommerso”, ma è “Erato e Apollion “(1936), che lo consacra poeta “ermetico”. Nel 1938 si stabilisce a Milano, si dedica alla traduzione dei classici (Lirici greci, 1940), suscitando vasta eco. Nel 1942 appare “Ed è subito sera”, senz’altro il suo titolo più fortunato, comprendente tutte le poesie già edite, con l’aggiunta delle “Nuove poesie” (1936-42). Gli anni della guerra, insieme alle altre traduzioni (da Catullo, Virgilio, Omero e Sofocle) che escono dal 1945 in poi, danno una svolta al suo modo di fare poesia. Nel 1959 riceve il Nobel per la letteratura.

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