Il 20 giugno 1888 a Roma Papa Leone XIII pubblica l’enciclica “Libertas praestantissimum” nella quale prende posizione contro le idee del liberalismo. Il Papa afferma che esiste una concezione della libertà negativa e una “cristiana” che deve essere di nuovo proclamata e insegnata. La cultura laicista dominante ha un concetto di libertà intesa come pura capacità di scelta; così intesa la libertà serve a preparare una struttura della vita sociale e politica sostanzialmente negatrice della libertà stessa. C’è dunque una concezione della libertà come supremo valore che è funzionalizzata alla sua negazione, come appare nei sistemi totalitari del ventesimo secolo. Dal punto di vista cristiano invece la libertà è sottoposta alla verità. Il supremo valore è la verità, e la libertà è la modalità umana per affermare la verità.