Il 27 giugno 1458 muore a Napoli Alfonso V, re d’Aragona e di Sicilia (1416-1458): con il nome di Alfonso I è il fondatore della dinastia spagnola in Italia (dinastia degli Aragonesi). Figlio di Ferdinando I d’Aragona, nel 1420 annette al suo regno la Sardegna; nello stesso anno attacca la Corsica, ma poco dopo raggiunge Napoli su richiesta della regina Giovanna II, che in cambio del suo aiuto contro Luigi III d’Angiò, lo nomina erede al trono. Tuttavia, già nel 1423, Giovanna torna a favorire Luigi III. Nel 1435, alla morte di Giovanna, Alfonso deve quindi affrontare il duca Renato d’Angiò, fratello di Luigi, che accampa diritti sul trono. Il papa, la famiglia Visconti e la Repubblica di Genova si schierano con Renato: nella battaglia di Ponza (5 agosto 1435) la flotta genovese sconfigge quella d’Aragona e Alfonso è fatto prigioniero. Condotto a Milano dal duca Filippo Maria Visconti, riesce a stringere con quest’ultimo un’alleanza segreta. Liberato, riprende i combattimenti, sconfiggendo infine Renato e conquistando il regno di Napoli. Unita la Sicilia al Regno di Napoli, trasferisce l’intera corte nella città partenopea, che si trasforma in un vivace centro artistico e culturale. Nel 1447, alla morte di Filippo Maria, scatena una guerra nell’infruttuoso tentativo di impadronirsi del suo ducato, guerra che gli attira l’ostilità di Milano e di Venezia.