110 anni fa una misteriosa e potentissima esplosione devasta la Siberia

Il 30 giugno 1908 il mistero di Tunguska (Siberia, Russia) inizia alle 7.14, ora locale: nel cielo al di sopra la vallata del fiume Podkamennaja Tunguska, nella Siberia centrale, un oggetto ancora non identificato provoca una deflagrazione di potenza mille volte superiore a quella della bomba di Hiroshima (Giappone). La zona coinvolta dall’impatto è vastissima: la foresta viene devastata per più di 2000 chilometri quadrati, 60 milioni di alberi sono spogliati dei rami e abbattuti al suolo, dove giacciono ancora oggi, allineati nella direzione dell’urto. Incredibilmente, l’esplosione di Tunguska non fa vittime umane, dato che l’area è quasi disabitata. La deflagrazione del 1908 è la più potente di questo secolo e di tutta la storia conosciuta, nemmeno paragonabile a catastrofi come l’eruzione del vulcano Krakatoa del 1883, il cui rumore si sente fino in Australia, a 2500 chilometri di distanza, e che uccide 36.000 persone, abbassando per diversi anni la temperatura di tutta l’area. Solo la più potente delle bombe all’idrogeno potrebbe eguagliare gli effetti provocati dall’oggetto che colpisce Tunguska. In una zona abitata, avrebbe cancellato città grandi come New York. Negli anni Cinquanta, l’evento Tunguska da’ vita ad una serie di leggende ufologiche. Gli scienziati pensano che l’evento sia originato da un corpo celeste composto quasi interamente di ghiaccio o comunque di materiale molto friabile.

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