Il 19 giugno 1978 nasce a Würzburg (Germania) il cestista Dirk Nowitzki, giocando nel ruolo di ala per i Dallas Mavericks, è il primo giocatore di basket europeo della storia ad essere eletto “Mvp” (Most valuable player – giocatore di maggior valore) della Nba. Fa parte della nazionale tedesca, con cui vince l’argento al Campionato europeo maschile di pallacanestro 2005, dopo il bronzo nel 2002 ai mondiali. Nel 2007 riceve per la quinta volta l’Euroscar, il premio assegnato dalla Gazzetta dello Sport al miglior giocatore europeo dell’anno. Il 12 giugno 2011 vince il campionato NBA, battendo per 4 a 2 i Miami Heat di LeBron James e laureandosi MVP delle finals, in una serie che lo vede incontrare varie difficoltà come un infortunio al tendine della mano sinistra in gara 1 ed un’influenza con febbre a 38.5 in gara 4. Diviene dunque il primo tedesco a ottenere i due riconoscimenti. Il 7 marzo 2017 nella partita contro i Los Angeles Lakers, diventa il sesto giocatore nella storia della Lega a raggiungere i 30 000 punti
Mese: Giugno 2018
Il 19 giugno 1968 a Venezia in occasione dell’apertura della Biennale, un gruppo di artisti effettua una forma di contestazione, rivoltando i dipinti verso le pareti; alcuni hanno scritto sul retro “la Biennale è fascista”. La sera, un corteo di artisti, ai quali si aggiungono studenti dell’Accademia di belle arti e alcuni giornalisti, è caricato dalla polizia in piazza San Marco. Altre cariche della polizia avvengono il giorno seguente a piazza san Marco. Fra gli artisti italiani, 18 ritirano le loro opere dalla Biennale per protestare contro la repressione.
Il 19 giugno 1958 al Råsundastadion di Solna (Stoccolma, Svezia) davanti a 51.800 spettatori e in collegamento tv in tutto il mondo il Brasile vince per la prima volta i Mondiali di calcio, sconfiggendo per 5-2 la squadra del paese ospitante, la forte Svezia del trio Gre-No-Li (Gunnar Gren, Gunnar Nordahl e Nils Liedholm). La finale vede i padroni di casa passare immediatamente in vantaggio, salvo poi essere sommersi di gol da Pelé (per la prima volta ai Mondiali, appena diciassettenne) e compagni.
Il 19 giugno 1948 nasce a Rangoon (Birmania, oggi Myanmar) il cantautore e chitarrista inglese Nick Drake: nel corso della sua breve vita non vede mai riconosciuto il suo straordinario talento. Solo dopo la sua morte prematura il pubblico e la critica iniziano a riconoscere in lui uno dei cantautori più affascinanti e genuini della scena folk rock britannica. Paragonato a Van Morrison ed ancor più a Donovan sia per la voce profonda e sospirata, sia per gli arrangiamenti acustici dei suoi brani, in realtà Nick Drake possiede un’anima ed uno stile assolutamente unici. Poche le tracce rimaste dietro di lui: il primo album “Five Leaves Left” è seguito da “Bryter Layter”. Dopo l’ultimo album, “Pink Moon”, Drake comincia a precipitare nei meandri della depressione, i medici gli prescrivono una cura a base di antidepressivi di cui comincia ad abusare. Muore a 26 anni il 26 novembre 1974 a Tanworth-in-Arden (Inghilterra) per un’overdose di farmaci, non si sa se accidentale o meno.
Il 19 giugno 1938 nasce a Charlotte (North Carolina, Usa) l’architetto Charles Gwathmey, è tra i progettisti più attivi sulla scena americana negli ultimi trent’anni. Dall’ascetico rigore delle prime abitazioni, come lo studio e la casa Gwathmey ad Amagansett (New York, Usa) o le bellissime case per i de Menil a East Hampton (New York, Usa) e a Houston (Texas, Usa) fino ai collage e agli assemblage di forme delle ultime costruzioni, quali il controverso ampliamento del Guggenheim Museum a New York (New York, Usa) di Frank Lloyd Wright, il David Geffen Building a Beverly Hills (California, Usa), l’International Center of Photography a New York o il recente progetto per la ricostruzione del World Trade Center a New York, Gwathmey si conferma fra gli interpreti più seri e convincenti della grande tradizione modernista. Gwathmey muore il 3 agosto 2009 a New York.
Il 19 giugno 1938 nasce a Mandello del Lario (allora Como, oggi Lecco) Alberto Falck, erede di una dinastia di imprenditori dell’acciaio. Entra nel settore amministrativo della Falck, l’azienda di famiglia, per poi approdare al consiglio di amministrazione, di cui diventa presidente nel 1982. Presidente di Actelios, è presente nei consigli di amministrazione di Camfin, Italcementi, Milano Assicurazioni, Pirelli & C., Ras. Falck muore il 3 novembre 2003 a Milano, per un malore che lo coglie mentre guida la sua auto.
Il 19 giugno 1938 a Parigi (Francia) allo Stade olympique Yves-du-Manoir di Colombes, davanti a 60.000 spettatori l’Italia è campione del mondo di calcio per la seconda volta consecutiva. La squadra azzurra, guidata da Vittorio Pozzo, sconfigge l’Ungheria per 4-2. La partita è entusiasmante: al 5′ va a segno Colaussi. Ma la replica ungherese è fulminea: goal dell’ala Tiktos e risultato di 1-1 al 6′ di gioco. Gli azzurri tornano in vantaggio con Piola al 15′. Il terzo goal è ancora di Colaussi al 35′. Al 25′ della ripresa l’Ungheria accorcia improvvisamente le distanze grazie a una rete di Sarosi. Ma uno splendido tiro al volo di Piola chiude la partita. Tre giorni prima gli azzurri sconfiggono 2-1 in semifinale il Brasile, che ottiene il terzo posto imponendosi 4-2 sulla Svezia a Bordeaux (Francia).
Il 19 giugno 1918 muore l’aviatore Francesco Baracca, abbattuto dalla fanteria austriaca mentre sorvola il Montello (Treviso). Baracca nasce il 9 maggio 1888 a Lugo (Ravenna) ed è il più famoso pilota da caccia italiano della I guerra mondiale: abbatte 34 aerei nemici ed è decorato di medaglia d’oro al valor militare. Il simbolo della sua squadriglia, il cavallino rampante, è adottato dalla casa automobilistica Ferrari.
Il 15 giugno 1938 muore suicida a Davos (Svizzera) il pittore espressionista Ernst Kirchner, fondatore nel 1905 del gruppo “Die Brücke” (Il Ponte), di cui è l’animatore e l’esponente più importante. Kirchner nasce il 6 maggio 1880 a Aschaffenberg (Germania) e per la pittura abbandona gli studi di architettura iniziati, tra il 1900 e il 1902 a Dresda (Germania). Si lega con Heckel e Schmidt-Rottluff, con i quali costituisce nel 1905 il gruppo “Die Brucke”. Tema principale della sua opera è la strada , la “vita colorata” della città, con i suoi diversi campioni di umanità (Cinque cocottes, Colonia, Wallraf-Richartz Museum; Strada a Berlino, New York, Museum of Modern Art). Perseguitato dal nazismo, si rifugia in Svizzera.
Il 15 giugno 1978 a Roma, sull’onda dello scandalo Lockheed, con un drammatico messaggio alla Nazione, il presidente della Repubblica Giovanni Leone di dimette. Il capo dello stato prende questa decisione subito dopo che il Pci decide di chiedere l’impeachment. Leone è oggetto da due anni di una campagna di stampa, portata avanti soprattutto dall’Espresso e dai giornalisti Camilla Cederna e Gianluigi Melega, che contestano al capo dello Stato di aver tratto benefici economici dallo scandalo Lockheed, noto e grave caso di corruzione internazionale (coinvolge anche il Giappone di Kakuei Tanaka, i Paesi Bassi e la Germania) avvenuto negli anni Settanta. La Lockheed Corporation, azienda aeronautica statunitense, ottiene forniture di aerei mediante corruzione. La stampa ritiene che Leone sia il personaggio che, negli incartamenti dello scandalo, compare con il nome in codice “Antelope Cobbler”.