Il 14 luglio 1978 a Roma la Corte di assise emette la sentenza relativa al golpe Borghese. Sono condannati Remo Orlandini a 10 anni di reclusione; Mario Rosa, a 8 anni; Giovanni De Rosa, a 8 anni; Giuseppe Lo Vecchio, a 8 anni; Stefano Delle Chiaie a 5 anni, più numerose altre condanne minori. Il principale imputato, Junio Valerio Borghese, era morto a Cadice (Spagna) il 26 agosto 1974. I fatti si erano svolti nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970: Borghese aveva promosso un colpo di stato, avviato e poi interrotto, con la collaborazione di aderenti del Fronte Nazionale, paramilitari appartenenti a formazioni dell’estrema destra e di numerosi alti ufficiali delle forze armate e funzionari ministeriali.