Il 19 luglio 1898 nasce a Berlino (Germania) il filosofo Herbert Marcuse, figura preminente della Scuola di Francoforte (Germania). Laureatosi nel 1921 a Friburgo in Brisgovia (Germania) con Martin Heidegger, collabora con Max Horkheimer e con Theodor Adorno nell’Istituto per la Ricerca Sociale di Francoforte. All’avvento del nazismo ripara negli Usa, dove è docente alla University of California a San Diego (California, Usa). La reinterpretazione del marxismo della Scuola di Francoforte trova nell’opera di Marcuse la sistemazione più organica e politicamente influente. In “Eros e civiltà” (1955), si rivolge alla psicoanalisi per analizzare le cause della “repressione” dell’uomo contemporaneo. “L’uomo ad una dimensione” (1964) è una serrata critica della società industriale avanzata, che diventa uno dei punti di riferimento dei movimenti studenteschi di tutto il mondo. Marcuse elabora il concetto di “tolleranza repressiva” che evidenzia il carattere autoritario delle società occidentali, al di sotto dell’apparente tolleranza e libertà. Marcuse muore il 29 luglio 1979 a Starnberg (Germania).