Il 14 luglio 1968 muore a Roma il filosofo Galvano Della Volpe, teorizza la saldatura del marxismo col pensiero razionalista e illuminista. Della Volpe nasce il 24 settembre 1895 a Imola (Bologna) e dal 1939 al 1965 insegna storia della filosofia presso l’Università di Messina. I suoi primi studi risentono dell’influsso del filosofo neoidealista Giovanni Gentile. In seguito, Della Volpe entra in polemica con l’idealismo posteriore a Kant, nel quale egli include la stessa posizione di Gentile, volgendosi a una rivalutazione dell’empirismo (La filosofia dell’esperienza di David Hume, 1933-35), per approdare infine a una prospettiva marxista in opere quali “La teoria marxista dell’emancipazione umana” (1945) e “Logica come scienza positiva” (1950).
Mese: Luglio 2018
Il 14 luglio 1958 nella Città del Vaticano Papa Pio XII pubblica la sua trentanovesima e ultima Enciclica , la “Meminisse Iuvat”, dedicata alla pubbliche preghiere per la Novena dell’Assunta. L’introduzione recita “Ci sembra opportuno ricordare che, quando nuovi pericoli minacciavano il popolo cristiano e la chiesa, sposa del divino Redentore, Noi, come nei secoli scorsi già i Nostri predecessori avevano fatto, ci rivolgemmo supplichevoli alla vergine Maria, nostra amorevolissima Madre, e invitammo tutto il gregge affidatoCi ad abbandonarsi fiduciosamente alla sua protezione. E mentre il mondo era funestato da una guerra spaventosa, abbiamo fatto di tutto per esortare alla pace città, popoli e nazioni, e per richiamare gli animi, dilaniati dalle contese, al mutuo accordo nel nome della verità, della giustizia e dell’amore; né ci limitammo a questo, ma, vedendo che venivano a mancarci i mezzi umani e le umane risorse, con diverse Lettere ammonitrici, indicendo come una santa gara di preghiere, invocammo l’aiuto celeste mediante la potente intercessione della gran Madre di Dio, al cui cuore immacolato consacrammo con Noi tutta l’umana famiglia. Al momento presente, se finalmente si è quietato l’urto guerresco dei popoli, non regna tuttavia ancora la giusta pace, né gli uomini la vedono consolidarsi in fraterna intesa; serpeggiano infatti latenti germi di discordia, che di tratto in tratto minacciosamente erompono, e tengono gli animi in ansiosa trepidazione, tanto più che le spaventose armi, scoperte ora dall’ingegno umano, sono di sì immane potenza da travolgere e sommergere nell’universale sterminio non solo i vinti, ma altresì i vincitori e l’umanità intera”. Per questo Pio XII raccomanda di pregare incessantemente la Vergine con una Novena in preparazione alla Festa dell’Assunta, il 15 agosto.
Il 14 luglio 1958 in Iraq ha luogo un sanguinoso colpo di stato con l’uccisione di re Feisal e con l’avvento dei filo-nasseriani guidati da Abd al-Karim Kassem, che proclama la repubblica. Il 14 luglio 1958 viene ucciso anche il primo ministro di Re Faisal II, Noeri el-Said La rivoluzione del 1958 apre un periodo di grande instabilità nel paese, ed i colpi di stato si succedono fino alla seconda rivoluzione baathista del 1968, che porta al potere Saddam Hussein.
Il 14 luglio 1948 a Roma Palmiro Togliatti subisce un attentato dall’estremista di destra Antonio Pallante che all’uscita di Montecitorio esplode contro il segretario del Pci due colpi di rivoltella, ferendolo gravemente. Nel primo pomeriggio la notizia dell’attentato a Togliatti si diffonde in tutto il paese. Si assiste ovunque all’organizzarsi di manifestazioni popolari. Le camere del lavoro, soprattutto dell’Italia settentrionale, proclamano lo sciopero generale. Gruppi di ex partigiani imbracciano le armi e presidiano punti strategici ed edifici pubblici. In serata si riunisce il direttivo della Cgil. E’ decisa la proclamazione dello sciopero generale di tutte le categorie. Il clima si rasserena il 15 luglio grazie alla vittoria di Gino Bartali nella tappa dell’Izoard del Tour de France, che poi vince. Togliatti nasce il 26 marzo 1893 a Genova, esule a Mosca (URSS), dirigente del movimento comunista internazionale, rientra nell’Italia in guerra e promuove la svolta di Salerno (1944) in favore di un governo di unità nazionale. Nel dopoguerra lavora per trasformare il Pci, del quale è segretario generale dal 1944 alla morte (avvenuta a Yalta (Ucraina) il 21 agosto 1964), in un partito nazionale e di massa, il più forte dell’occidente, al quale riesce a far superare anche la grave crisi interna seguita al XX congresso del Pcus e alla rivoluzione ungherese (1956).
Il 14 luglio 1938 il “Giornale d’ltalia” pubblica il documento noto come “Manifesto degli scienziati razzisti”, promosso dal Ministero della cultura popolare. Secondo i diari di Bottai e di Ciano è redatto quasi completamente da Mussolini. È il primo atto ufficiale del regime fascista contro gli Ebrei italiani e stranieri residenti in Italia.
Il 14 luglio 1918 nasce a New York (New York, Usa) il regista teatrale e sceneggiatore cinematografico Arthur Laurents: attivissimo per le scene di Broadway (New York, Usa), giunge a notorietà negli anni Cinquanta con la commedia “The Time of the Cuckoo” (1952) e, soprattutto, con il libretto per il musical di Leonard Bernstein “West Side Story” (1957). Conserva il successo con due altri musicals, “Gipsy” (1959), dall’autobiografia della spogliarellista Gipsy Rose Lee, e “Hallelujah, Baby” (1967). Laurents muore il 5 maggio 2011 a New York.
Il 14 luglio 1918 nasce a Uppsala (Svezia) il regista Ingmar Bergman, vincitore di tre Oscar: nel 1961 per la “Fontana delle Vergini”, nel 1962 per “Come in uno specchio” e nel 1984 per “Fanny e Alexander”. Prima di arrivare alla macchina da presa, è sceneggiatore di registi importanti, come Sjoberg e Molander. Il successo arriva nel 1956 quando termina “Il settimo sigillo” che ottiene vari riconoscimenti, oltre al premio speciale al Festival di Cannes; arrivano poi l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e il premio della critica al Festival di Venezia grazie a “Il posto delle fragole”. Successivamente “Alle soglie della vita” e “Il volto ricevono” il premio come miglior regia rispettivamente a Cannes e a Venezia, mentre nel 1960 “La fontana della vergine” gli vale il suo primo Oscar. Nel 1982, dopo quarant’anni di attività, Bergman decide di abbandonare improvvisamente il cinema, per dedicarsi al teatro e alla televisione, così nel 1982, realizza il suo ultimo film per il grande schermo, “Fanny e Alexander”. Nel 2003 gira “Sarabanda”, il seguito di “Scene da un matrimonio” e nel gennaio 2005 riceve il Premio Federico Fellini per l’eccellenza cinematografica. Bergman muore il 30 luglio 2007 nell’ Isola di Faaro (Svezia).
Il 14 luglio 1888 nasce a Trieste Scipio Slataper, narratore, critico e saggista. Dopo aver collaborato ad alcuni periodici triestini vicini agli ambienti irredentisti, scrive sulla rivista ‘La Voce’. Dopo aver partecipato attivamente alla propaganda antiaustriaca per l’intervento italiano, parte per la prima guerra mondiale, morendo in combattimento sul Podgora il 3 dicembre 1915. La sua fama è legata a “Il mio Carso” (1912), un’autobiografia costituita di frammenti e brevi capitoli lirici ed evocativi, in cui è centrale la contrapposizione fra natura (il Carso della gioventù) e cultura (le esperienze intellettuali dell’impegno).
Il 14 luglio 1878 nasce a Glasgow (Scozia) l’attore Donald Meek. Inizia a lavorare in una serie di cortometraggi tratti dai gialli di S. S. Van Dyne. Si trasferisce ad Hollywood (California, Usa) e lavora come supporting actor. Per circa vent’anni lega il suo nome a una serie di personaggi bizzarri, timorosi, tremuli, precari di salute come sicofanti, ruffiani, uomini d’affare senza scrupoli, istitutori autoritari, giudici senza pietà e spie naziste. Appare in numerosi film: in Ombre rosse, 1939, di Ford, in Tutta la città ne parla, 1934; Il traditore, 1935; lo si vede anche in L’eterna illusione, 1938, di Capra, e in numerosi film polizieschi. Meek muore il 18 novembre 1946 a Los Angeles (California, Usa).
Il 14 luglio 1858 nasce a Manchester (Inghilterra) Emmeline Pankhurst, riformatrice e leader delle suffragette, nel 1889 è tra le fondatrici della Women’s Franchise League (Lega per il diritto di voto alle donne), che cinque anni dopo ottiene l’approvazione di una legge che concede alle donne il diritto di voto nelle elezioni locali. Nel 1903 fonda a Manchester la Women’s Social and Political Union (Wspu, Unione politica e sociale delle donne). Per le marce di protesta contro il Parlamento, tra il 1908 e il 1913 la Pankhurst è arrestata e condannata al carcere diverse volte; nei periodi trascorsi in prigione si serve dello sciopero della fame come strumento di protesta. Lo scoppio della prima guerra mondiale spinge la Wspu a interrompere le campagne per i diritti delle donne e a impegnarsi a sostegno dello sforzo bellico. La Pankhurts muore il 14 giugno 1928 a Londra (Inghilterra), poche settimane dopo il riconoscimento del pieno diritto di voto alle donne da parte del Parlamento.