Il 9 agosto 1938 a Roma viene emanato un decreto del ministro dell’Educazione nazionale Giuseppe Bottai che “in conformità a ordini superiori” avverte provveditori e direttori didattici che è vietata l’iscrizione degli ebrei stranieri alle scuole italiane per l’anno scolastico 1938/1939. Il provvedimento è “una prima flagrante contraddizione alla precedente legislazione fascista, che prevede condizioni di favore agli studenti stranieri in Italia, esonerandoli dal pagamento delle tasse ed agevolandoli in tutti i modi” ma purtroppo aggiunge che l’iscrizione a sarà vietata anche agli studente ebrei dimoranti in Italia”.