Il 10 agosto 1998 sul greto del fiume Rienza, in Val Pusteria, viene trovata morta la diciottenne austriaca Ulrike Reinstenhofer, uccisa a colpi di pietra e probabile vittima di un maniaco. La giovane partecipa a un rave a Graz (Austria) e lascia il suo zaino in custodia a una edicola di Innsbruck (Austria), poi si perdono le sue tracce sino al ritrovamento del corpo. Il 7 aprile 2017 le polizie italiane e austriache incrociando il Dna trovato sul corpo di Ulrike e di altre due ragazze uccise – Lucile Klobut e Caroline Gruber – constatano la coincidenza e cercano quindi un camionista perché l’identikit fatto fa propendere per questa ipotesi.