40 anni fa i funerali di Papa Paolo VI all’insegna della semplicità

L’11 agosto 1978 nella Città del Vaticano, in una piazza San Pietro gremita all’inverosimile, una bara semplicissima, di legno chiaro, viene deposta a terra sul sagrato; sopra, un Vangelo aperto e sfogliato dal vento. Il momento più intenso è quando la bara del Papa fa la sua comparsa sul sagrato, portata a spalla dai “sediari” in frac grigio-lilla, preceduta dai diaconi in bianco e seguita dai 95 cardinali officianti. Allora quando la bara viene deposta su un grande tappeto persiano a pochi metri dalla folla, e nell’aria tersa dello splendido pomeriggio romano si leva l’incenso dai turiboli, la gente ammutolisce. A questo punto che si vede quanto la chiesa di Roma sia cambiata nell’ultimo ventennio, tra la morte di Papa Pacelli e quella di Papa Montini. Non solo per la scomparsa di ogni pompa, le guardie nobili in uniforme Secondo Impero, i “bussolanti” in costume spagnolo, i “sediari” vestiti di damasco rosso, i camerieri segreti, i principi romani: molta parte di questo contorno si era già dissolta nei quattro anni di pontificato di Giovanni XXIII. Ma per quella bara nuda, deposta in terra – senza neppure il catafalco su cui poggiava la bara di papa Giovanni –, e non in una cappella di San Pietro, ma sui gradini del sagrato, di fronte alla folla. L’immagine di una Chiesa modesta “con modestia”, e non “manifestamente modesta”, come quella giovannea».

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