470 anni fa il gesuita Francesco Saverio primo europeo a raggiungere il Giappone

Il 15 agosto 1548 il gesuita spagnolo Francesco Saverio, primo europeo, sbarca a Kagoshima, sull’isola di Kiu-Sciu (Giappone) in compagnia di Anjiro, fuggiasco giapponese suo collaboratore. Il principe Shimazu Takahisa lo accoglie gentilmente, e mentre egli studia la lingua del paese, Anjíro converte al cattolicesimo oltre un centinaio di parenti e amici. “I Giapponesi – scrive il Saverio in Europa – sono il migliore dei popoli”. Quando il principe, sobillato dai bonzi, vieta ogni ulteriore battesimo, il coraggioso missionario decide di presentarsi addirittura all’imperatore e alle università della capitale, Miyako (Kyoto), ma a causa della guerra civile endemica le università non gli aprono le porte e l’imperatore in fuga non vuole riceverlo (1551), perché sprovvisto di doni e poveramente vestito. Si presenta allora in splendidi abiti e con preziosi doni al principe di Yamaguchí che gli concede piena libertà di predicazione. Francesco nasce il 7 aprile 1506 a Xavier (Navarra, Spagna) e muore il 12 marzo 1552 a Canton (Cina). Viene beatificato da Papa Paolo V il 21 ottobre 1619 e canonizzato da Papa Gregorio XV il 12 marzo 1622.

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