Il 30 agosto 1908 nasce a Kankakeee (Illinois, Usa) l’attore Fredrick Martin MacMurray che con il nome d’arte di Fred MacMurray, è esemplare la sua interpretazione nel ruolo di un uomo debole e di pochi scrupoli morali in “L’ammutinamento del Caine”. Comincia a calcare le scene come sassofonista nel complesso ‘Californian Collegians’ nei teatri di Broadway (New York, Usa). Notato da un agente hollywoodiano, appare in ruoli minori finché Wesley Ruggles lo vuole come protagonista di “Giglio d’oro” (1935). Il film, nel quale recita a fianco di Claudette Colbert, ne fa un divo, tanto che la coppia gira assieme altre sei pellicole. Spalla per attrici di grido come Katherine Hepburn o Carole Lombard, interpreta poi un classico noir, “La fiamma del peccato” di Billy Wilder e gli avventurosi “L’ammutinamento del Caine” e “Le piogge di Ranchipur”. Altra buona interpretazione di personaggio spregevole la dà in “L’appartamento” (regia di Billy Wilder). Dal 1960 al 1972 è una delle più popolari star televisive, grazie alla fortunatissima serie “My Three Sons” in cui è il protagonista, il padre di famiglia vedovo alle prese con i suoi tre giovani figli. MacMurray muore il 5 novembre 1991 a Santa Monica (California, Usa).