Il 30 agosto 1958 nasce a New York (New York, Usa) la giornalista Anna Stepanovna Politkovskaja: figlia di due diplomatici sovietici di nazionalità ucraina di stanza presso l’Onu, studia alla facoltà di giornalismo dell’università statale di Mosca (Urss). Dopo la laurea lavora per il quotidiano “Izvestija” e poi passa al giornale della linea aerea Aeroflot. Con l’arrivo della perestrojka, Anna Politkovskaja passa alla stampa indipendente, che in quegli anni comincia a emergere e ad affermarsi: prima la “Obshaja Gazeta”, poi la “Novaja Gazeta”, diventando una delle croniste più tenaci del conflitto in Cecenia. Nei suoi articoli la Politkovskaja condanna apertamente l’esercito e il governo russo per lo scarso rispetto dimostrato dei diritti civili e dello stato di diritto, sia in Russia che in Cecenia. La Politkovskaja è assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo, a Mosca, mentre sta rincasando.