Il 15 settembre 1968 muore a Schönstatt (Germania) il sacerdote pallottino Joseph Kentenich, fondatore del Movimento Apostolico di Schönstatt. Peter Josef Kentenich nasce il 16 novembre 1885 a Gymnich (Germania) figlio naturale e la madre, non potendolo seguire adeguatamente, nel 1894 lo affida all’Orfanatrofio di Oberhausen (Germania) e il giorno del suo ingresso nell’istituto, prima di uscire, sua madre si reca verso un’immagine raffigurante la Madonna di Pompei, e davanti alla statua le consacra e affida il figlio, chiedendo che lo educhi e lo guidi, svolgendo quelle funzioni proprie di ogni madre, che purtroppo lei deve abbandonare. Quest’atto di consacrazione sarà il pilastro fondamentale del carisma mariano di Kentenich: l’affidamento alla Vergine Maria per essere educato e guidato da Lei; come Ella educa Gesù, così avrebbe educato anche coloro che a Lei si consacrano per assomigliare a Cristo. L’8 luglio 1910, a Limburgo (Germania) è ordinato Sacerdote, nella Cappella della Casa delle Missioni della Società Pallottina; il 10 luglio 1910 celebra la sua prima Messa. Nel 1912 a Padre Kentenich, che si disimpegna come professore di latino e tedesco nel seminario minore dei Pallottini nella valle di Schönstatt, nei pressi di Vallendar (Germania), viene affidato il difficile incarico di direttore spirituale dello stesso seminario. Padre Kentenich deve subire anche il lager perché da fastidio al nazismo, che contrasta come può. Il 20 gennaio 1942, dopo aver rinunciato alla possibilità di evitare una tale sofferenza, Joseph Kentenich entra nel campo di concentramento di Dachau (Baviera, Germania), condividendo il dolore di migliaia di ebrei, prigionieri politici, e tutte le altre persone considerate pericolose dal regime di Adolf Hitler, inclusi numerosi sacerdoti e vescovi. Resta a Dachau fino alla fine della guerra, quando i reclusi sono liberati dalle truppe alleate, nel 1945. Ma nel 1944 con gli altri prigionieri del campo fonda l’istituto dei Fratelli di Maria e l’istituto delle Famiglie di Schönstatt. Allo stesso modo, con sacerdoti di diverse nazionalità fonda a Dachau la Chiamata internazionale di Schönstatt, l’antenato di quello che diventerà il Movimento Apostolico di Schönstatt. Mentre è ancoraa prigioniero, il 18 ottobre 1944, concepisce l’idea di trasformare il movimento in un’organizzazione internazionale. Dopo la liberazione del campo di concentramento, Padre Kentenich intraprende un vasto tour internazionale, rendendosi conto che la missione di Schönstatt per la Chiesa doveva essere diffusa in tutto il mondo. Nel 1947 visita Roma per incontrare Papa Pio XII e successivamente visita i centri di Schönstatt già esistenti all’estero, fondati dalle Sorelle di Maria e da sacerdoti stranieri che hanno condiviso con lui l’esperienza del campo di concentramento. Ma Padre Kentenich deve subire, all’interno della Chiesa, l’esilio dai confratelli pallottini a Milwaukee (Wisconsin, Usa). Però il Concilio Vaticano II evidenzia la modernità della sua opera e sul finire del 1965 Kentenich viene ricevuto in udienza da Papa Paolo VI, che annulla tutti i decreti che pesavano contro di lui e riafferma il suo ruolo di Fondatore del Movimento di Schönstatt. Dopo questi eventi Padre Kentenich lascia la Società dell’apostolato cattolico (i Pallottini), nella quale incontra alleati e avversari, e viene incardinato come sacerdote diocesano dell’Arcidiocesi di Münster (Germania). Nel luglio 1965 fonda l’Istituto Secolare dei Padri di Schönstatt, inizialmente formato da quei sacerdoti e seminaristi pallottini che trovano la loro vera vocazione dentro Schönstatt e il cui ingresso nella congregazione pallottina ha il suo legame originario in realtà con il Movimento di Schönstatt.