Il 15 settembre 1938 nasce a Genova la giornalista e scrittrice Silvia Giacomoni. Cresce a Milano con quattro fratelli, in una famiglia che dav moltissima importanza allo studio e nessuna alla religione. Dopo due anni negli Stati Uniti, si laurea che già aveva due figli, insegna lettere nelle scuole superiori e inizia a tradurre dei libri dall’inglese e dal francese. Quando Eugenio Scalfari fonda La Repubblica, il suo secondo marito, Giorgio Bocca, la incoraggia a diventare giornalista. In questa avventura si distingue per “l’incapacità” di specializzarsi in un singolo settore informativo, per la disinvoltura con cui passa dalla cultura alla cronaca, dalle interviste alle inchieste, dagli articoli di moda alle opinioni su fatti sociali e politici. I suoi primi libri nascono dal desiderio di approfondire temi affrontati episodicamente sul giornale. Il piacere di scrivere la portata alla narrativa. Il bisogno di capire a fondo il magistero del cardinale Martini la spinge a leggere la Bibbia, di cui si innamora al punto da intraprendere, su invito dell’editore Mario Spagnol, la riscrittura dell’intero Antico Testamento: dedicandola a quanti, per paura, se ne tengono lontani.