Il 28 settembre 1958 il corpo elettorale dell’intera Unione francese approva la nuova Costituzione, voluta da Charles de Gaulle. Il referendum vede sorprendentemente l’85,1% di voti favorevoli contro il 14,9% di voti contrari. Il nuovo assetto istituzionale è caratterizzato dalla leadership presidenziale nella politica del paese; il ruolo concesso al presidente in stato di emergenza e il potenziale uso strumentale dei referendum riflettono la ferma convinzione di de Gaulle che uno stato forte richieda un leader con la capacità di imporre le sue decisioni: il suo scopo è quello di ridurre il ruolo del “sistema dei partiti” avocando a sé la rappresentanza del popolo francese.