90 anni fa nasce Heiner Muller, autore de “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”

Il 9 gennaio 1929 nasce a Eppendorf (Germania) il drammaturgo Hainer Muller, che esordisce nella scrittura drammaturgica con “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” (1957). Figlio di un perseguitato dal nazismo e poi dal comunismo, Müller conduce un’esistenza “a cavallo del muro”, scegliendo però di restare a Berlino Est (DDR). “Lo stakanovista” (1958) e “I contadini” (1964) vengono censurati nella Germania dell’Est e Müller espulso dall’associazione scrittori. Dopo il suicidio della moglie Inge, lo scrittore si volge ad adattamenti di stampo brechtiano di classici. Le sue pièce più riprese sia in patria sia all’estero sono “Hamletmaschine” (1978) e “Quartetto” (1982). Alla caduta del muro di Berlino Muller viene nominato direttore del Berliner Ensemble. Muller muore il 30 dicembre 1995 a Berlino (Germania).

180 anni fa annunciata l’invenzione del nuovo processo fotografico di Louis Daguerre

Il 9 gennaio 1839 a Parigi (Francia) all’Accademia delle Scienze François Jean Dominique Arago – matematico, fisico e astronomo – annuncia l’invenzione del nuovo processo fotografico ad opera di Louis Daguerre, la ‘dagherrotipia’. Si tratta del primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini. Il dagherrotipo si ottiene utilizzando una lastra di rame su cui è stato applicato elettroliticamente uno strato d’argento, quest’ultimo viene sensibilizzato alla luce con vapori di iodio. La lastra deve quindi essere esposta entro un’ora e per un periodo variabile tra i 10 e i 15 minuti. Lo sviluppo avviene mediante vapori di mercurio a circa 60 °C, che rendono biancastre le zone precedentemente esposte alla luce. Il fissaggio conclusivo si ottiene con una soluzione di tiosolfato di sodio, che elimina gli ultimi residui di ioduro d’argento. L’immagine ottenuta, il dagherrotipo, non è riproducibile e deve essere osservata sotto un angolo particolare per riflettere la luce in modo opportuno. Inoltre, a causa del rapido annerimento dell’argento e della fragilità della lastra, il dagherrotipo viene racchiuso sotto vetro, all’interno di un cofanetto impreziosito da eleganti intarsi in ottone, pelle e velluto, volti anche a sottolineare il valore dell’oggetto e del soggetto raffigurato.

570 anni fa prima lotteria vera e propria della storia

Il 9 gennaio 1449 si tiene in piazza Sant’Ambrogio a Milano la prima lotteria vera e propria della storia, svoltasi col fine di aiutare le esangui casse della Aurea Repubblica Ambrosiana, allora in guerra contro Venezia. L’inventore del gioco è il banchiere milanese Cristoforo Taverna. Aurea Repubblica Ambrosiana, anche spesso solo Repubblica Ambrosiana, è il nome con cui è chiamato il governo repubblicano creato a Milano nel 1447 da un gruppo di nobili e di giuristi dell’università di Pavia in seguito al vuoto di potere creatosi con la morte di Filippo Maria Visconti e che termina, tre anni dopo, nel 1450.