Il 12 febbraio 1979 muore a Beverly Hills (California, Usa) il regista, sceneggiatore e scrittore Jean Renoir, soprannominato “Le Patron” (Il Padrone) dai registi francesi della Nouvelle Vague per definirlo. Renoir nasce il 15 settembre 1894 a Parigi Montmartre (Francia), secondogenito del pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir. La sua è una lunga carriera che si sviluppa dal 1924 al 1969: inizia negli anni Venti, durante i quali gira nove film muti; negli anni Trenta, in Francia, gira quindici film sonori; trasferitosi a Hollywood (California, Usa), negli anni Quaranta, gira sei film; ritornato in Francia, fra gli anni Cinquanta-Sessanta, gira i suoi ultimi otto film. Alcuni dei suoi film più rappresentativi: La grande illusione, La regola del gioco, La cagna, Boudu salvato dalle acque, La scampagnata, La Marsigliese, Nanà, L’angelo del male, L’uomo del Sud, Il fiume, La carrozza d’oro, French Cancan. L’8 novembre 1941 arriva a New York (New York, Usa), esiliato per le sue idee politiche di sinistra, e prende la cittadinanza americana. Renoir si avvale molto spesso di Jean Gabin come protagonista dei suoi film.