Il 15 febbraio 1969 si chiude a Bologna, con la conferma di Luigi Longo a segretario e l’elezione di Enrico Berlinguer a vice segretario nazionale, il XII congresso del Partito comunista italiano, iniziato l’8 febbraio. Viene ridefinita la via italiana al socialismo attraverso una strategia delle riforme, ed è precisato l’obiettivo politico di un governo orientato a sinistra, aperto verso le spinte nuove della società e comprendente un possibile incontro fra comunisti e cattolici. Per quanto attiene alla discussione interna al Partito, importante nel Congresso il tema del centralismo democratico, al fine di saldare il momento democratico con quello unitario e di vietare il formarsi di frazioni organizzate. Durante il dibattito congressuale si manifestano dissensi sulla strategia generale del Partito e si evidenziano posizioni che propongono un attacco frontale al governo e allo Stato e che porteranno alla costituzione, nei mesi successivi, del gruppo Il Manifesto.