Il 14 marzo 1879 nasce a Ulm ( Württemberg, Germania) il grande scienziato Albert Einstein. Si laurea nel 1900 al politecnico di Zurigo (Svizzera) e, diventato cittadino svizzero, trova un impiego all’ufficio brevetti di Berna (Svizzera). Nel 1905 pubblica tre memorie che segnano una tappa storica nella fisica. La prima espone i principi della teoria della relatività ristretta, che, postulando la costanza della velocità della luce, estende il principio della relatività al tempo e non solo alle coordinate spaziali. Una seconda, sul moto browniano, costituisce una prova dell’esistenza degli atomi. La terza interpreta l’effetto fotoelettrico avanzando l’ipotesi della propagazione della luce mediante quanti discreti di energia (fotoni); quest’ultima memoria gli vale il premio Nobel nel 1921. Nel 1914 viene chiamato a Berlino (Germania) a dirigere l’Istituto di fisica Kaiser Wilhelm. Nel 1916 pubblica una fondamentale memoria sulla teoria della relatività generale, che estende i principi della relatività ristretta all’insieme dei sistemi fisici e permetteva di interpretare fenomeni astrofisici fino allora inspiegati. Nel 1933, in seguito alla presa del potere dei nazisti, lascia la Germania e si trasferisce negli USA, dove insegna all’università di Princeton (New Jersey, Usa) e viene naturalizzato americano. Pacifista convinto, appoggia tuttavia, pur senza parteciparvi, gli studi sull’impiego bellico dell’energia nucleare durante la seconda guerra mondiale. Poco prima di morire, il 18 aprile 1955 a Princeton, lancia un appello per la cooperazione fra i popoli e contro la bomba H.