Il 23 marzo 1919 a Milano centodiciannove persone si riuniscono in piazza San Sepolcro per fondare i Fasci Italiani di Combattimento, la prima organizzazione nazionale di Mussolini, antesignana del partito fascista, come proseguimento dei Fasci di azione rivoluzionaria costituiti agli inizi del 1915 per sostenere l’intervento dell’Italia in guerra, ai quali aderisce lo stesso Mussolini. I Fasci di combattimento hanno per Mussolini una funzione sostanzialmente limitata, con carattere di movimento e non di partito; vi saranno ammessi anche coloro che non siano regolarmente iscritto ad altri partiti o movimenti. Il movimento verrà trasformato ufficialmente in Partito nazionale fascista il 7 novembre 1921.