Il 22 marzo 1599 nasce ad Anversa (Belgio) Antoon van Dyck, principalmente ritrattista, diventa il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. Allievo e amico di Pieter Paul Rubens, del quale assimila la tecnica e, in parte, lo stile, è universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d’Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenza i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, che gli valgono un notevole apprezzamento, si occupa anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche. Van Dyck muore il 9 dicembre 1641 a Londra (Inghilterra).
Mese: Marzo 2019
Il 21 marzo 1999 a Los Angeles (California, Usa) al Dorothy Chandler Pavilion nel corse della 71a edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar il film di Benigni “La vita è bella” si aggiudica i riconoscimenti come “miglior film straniero”, “miglior attore protagonista” (allo stesso Benigni) e “miglior colonna sonora drammatica” (a Nicola Piovani). Benigni è il primo attore non di lingua inglese a vincere nella categoria maschile, e il terzo di tutti i tempi in assoluto dopo Anna Magnani e Sophia Loren, il primo italiano a conquistare la statuetta dopo quarant’anni di silenzio.
Il 21 marzo 1999 a Roma il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio blocca la doppia offerta di lanciare un’Offerta pubblica di acquista formulata da Lucio Rondelli presidente di Unicredit su Comit e da Luigi Arcuti, del San Paolo-Imi su Banca di Roma. Fazio ritiene infatti ostili queste due Opa e quindi nega il suo benestare. Le due fusioni avrebbero i numeri per stare in Europa ma Fazio sceglie la stabilità del sistema creditizio italiano. Sia Rondelli che Arcuti sono Cavalieri del lavoro.
Il 21 marzo 1989 provvedimento importante in Vaticano: Marcinkus non è più presidente dello Ior (Istituto per le opere di religione), la banca vaticana. Monsignor Marcinkus diventa presidente nel 1971. Al 1972 risale un contrasto con l’allora Patriarca di Venezia Albino Luciani (poi Papa Giovanni Paolo I) riguardo la cessione da parte dello IOR del 37% delle azioni della Banca Cattolica del Veneto al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, senza avvisare i vescovi veneti. Il 26 aprile 1973, Marcinkus viene interrogato dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti riguardo un caso di riciclaggio di denaro e obbligazioni false che parte dalla mafia newyorkese e approda in Vaticano, per un totale di 950 milioni di dollari. Alle indagini faranno seguito alcuni arresti, ma Marcinkus verrà assolto per insufficienza di prove. Marcinkus rimane invischiato, in quanto presidente dello IOR, nello scandalo del crack del Banco Ambrosiano, riuscendo ad evitare, grazie al passaporto diplomatico vaticano, il mandato di cattura emesso il 20 febbraio 1987 dal giudice istruttore del tribunale di Milano. Paul Casimir Marcinkus nasce il 15 gennaio 1922 a Cicero (Illinois, Usa) e muore il 20 febbraio 2006 a Sun City (Arizona, Usa).
Il 21 marzo 1989 muore a Milano lo psicologo Cesare Musatti, fondatore della psicoanalisi italiana. Cesare Ludovico Musatti nasce il 21 settembre 1897 a Dolo (Venezia) e si laurea in filosofia nel 1922 a Padova. Nel 1928 Musatti diventa direttore del Laboratorio di Psicologia dell’Università di Padova ed è il primo a far conoscere in Italia la cosiddetta “Psicologia della Forma” con importanti lavori di livello internazionale. Dopo aver diffuso in Italia la Psicologia della Gestalt, diventa il primo grande studioso italiano di Psicoanalisi. Approda poi alla Psicoanalisi freudiana e tiene il primo corso in Italia, a Padova. Osteggiato dal fascismo viene declassato a professore di filosofia al liceo Parini di Milano dal 1940. Dopo la seconda guerra mondiale ottiene la prima cattedra di psicologia all’Università statale di Milano e i suoi corsi sono seguitissimi.
Il 21 marzo 1949 nasce a Lubiana (Slovenia) il filosofo e psicanalista Slavoj Zizek. Rivisita la filosofia marxista secondo il pensiero psicoanalitico di Lacan e scrive su argomenti disparati però di grande attualità. Il suo stile filosofico si caratterizza per la capacità di trattare filosofia e psicanalisi facendo riferimento alla letteratura e la cultura contemporanei. Zizek è ricercatore all’Istituto di Sociologia dell’Università di Lubiana, e docente all’European Graduate School e Direttore del Birkbeck Institute for the Humanities presso l’Università di Londra (Inghilterra)..
Il 21 marzo 1939 a Berlino (Germania) Adolf Hitler chiede alla Polonia la restituzione della Città Libera di Danzica, ma solo all’inizio di settembre 1939 le truppe tedesche invaderanno la città, violando la propria costituzione garantita dalla Società delle Nazioni, e dichiarando Danzica parte del Terzo Reich.La Libera Città di Danzica, porto strategico sul Mar Baltico, istituita il 10 gennaio 1920 secondo quanto stabilito dal Trattato di Versailles del 1919, che la divide dalla Repubblica di Weimar (Germania) insieme ad altri territori dell’Impero tedesco, è posta sotto la “protezione” della Società delle Nazioni, con speciali diritti economici riservati alla Polonia. Alla città viene negata l’autodeterminazione, nonostante la maggioranza di cittadini di lingua tedesca che chiedono la riunificazione con la Germania.
Il 21 marzo 1929 nasce a Genova Gallieno Ferri, autore di fumetti creatore di Zagor. Ferri inizia la carriera come disegnatore creando per l’editore Giovanni De Leo “Il fantasma verde” e “Piuma Rossa,” firmandosi con lo pseudonimo di Fergal. Disegna la prima serie di Maskar, lavora a Il Vittorioso e illustra le avventure del pellerossa Tom-Tom e della giubba rossa Thunder Jack. Nel 1961 crea con Sergio Bonelli il personaggio di Zagor. Ferri muore il 2 aprile 2016 a Genova.
Il 21 marzo 1919 viene proclamata a Budapest (Ungheria) la Repubblica dei Soviet sul modello bolscevico russo. Protagonista assoluto della parentesi comunista magiara è Bela Kun. Ábel Kohn, questo il suo vero nome, nasce il 20 febbraio 1886 a Cehu Silvaniei (Romania), figlio di un notaio ebreo della Transilvania, attivista sindacale, durante la Prima Guerra mondiale è fatto prigioniero dai Russi e inviato in Siberia. Prende parte alla Rivoluzione dell’ottobre 1917 arruolandosi poi nell’Armata Rossa. Lenin lo invia in Ungheria perché avvia una rivoluzione rossa. Arrestato il 21 febbraio 1919 viene liberato il 20 marzo. Il 25 giugno 1919 Kun proclama la “dittatura del proletariato” ma non riceve alcun aiuto dai sovietici. L’1 agosto 1919 il Governo Kun si dimette e tra il 3e 4 agosto truppe rumene occupano Budapest segnando la fine politica di Kun, che muore il 29 agosto 1938 a Mosca (Urss).
Il 20 marzo 1979 viene ucciso in via Orazio a Roma il direttore del settimanale “OP”, Carmine “Mino” Pecorelli giornalista, avvocato e scrittore. Le indagini si presentano subito difficili, anche per il ruolo svolto da Pecorelli e dalla sua agenzia. Il direttore di “Op-Osservatorio Politico” si occupa infatti, sempre con un linguaggio ambiguo e criptico, di tante cose, dallo scandalo dell’ Italcasse al crack della Sir di Nino Rovelli, dagli affari di Sindona a Giulio Andreotti, dalle Brigate Rosse, al sequestro e l’omicidio di Aldo Moro. Il 6 aprile 1993 il pentito Tommaso Buscetta, interrogato dai magistrati di Palermo, racconta, tra le altre cose, di aver saputo dal boss Gaetano Badalamenti che l’omicidio Pecorelli sarebbe stato compiuto nell’interesse di Giulio Andreotti. Si ape un fascicolo sul caso. Il 24 settembre 1999 viene emanata la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati “per non avere commesso il fatto”. Il 17 novembre 2002, in appello, Andreotti e Badalamenti vengono condannati a 24 anni di reclusione per essere stati i mandanti dell’omicidio. La corte d’appello conferma invece l’assoluzione per i presunti esecutori materiali del delitto. Il 30 ottobre 2003 la Corte di Cassazione annulla senza rinvio la condanna inflitta al senatore a vita Giulio Andreotti e a Badalamenti dalla corte d’Assise d’appello di Perugia.