Il 21 aprile 1889 nasce a Firenze Piero Calamandrei politico, giurista e giornalista, influente esponente della costituente. La sua “Introduzione alla studio delle misure cautelari” (1936), confluirà in seguito nel Codice di Procedura Civile del 1942, e la giurisprudenza del secondo dopoguerra sarà fortemente influenzata dalle tesi di Calamandrei. Politicamente di sinistra, fa parte del Consiglio direttivo dell’Unione Nazionale fondata da Giovanni Amendola. Nel 1925 è tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce, e durante la dittatura rifiuta la tessera del Partito nazionale fascista. Collabora con la rivista antifascista “Non mollare”. Costituente per il Partito d’Azione, ha un ruolo fondamentale nella stesura della Carta e nella conclusione dei Patti Lateranensi. Calamandrei muore il 27 settembre 1956 a Firenze