110 anni fa nasce il poeta Yannis Ritsos, combattente contro tutti gli occupanti

L’1 maggio 1909 nasce a Monemvassià(Malvasia) (Grecia) il poeta Yannis Ritsos per nove volte candidato al premio Nobel. Ritsos, amante della musica e della pittura, consuma la vita a combattere in un paese sempre occupato: dai nazisti e dagli inglesi, dalla dittatura di Metakàs a quella dei colonnelli nella notte del 21 aprile 1967 e oltre fino ai fatti di Cipro. Una Grecia che costringe all’esilio i suoi poeti, i suoi artisti. Durante uno sciopero generale nel 1936 a Salonicco (Grecia) la polizia spara sulla folla. A terra restano trenta morti e trecento feriti. Questi avvenimenti fanno scrivere a Ritsos, in due soli giorni, Epitaffio, lungo monologo di una madre sul corpo del figlio ucciso, l’opera che lo consacra. Nell’agosto 1974, durante un memorabile concerto di Theodorakis, 120.000 persone lo acclamano come il simbolo della coscienza nazionale. Ritsos muore l’11 novembre 1990 ad Atene (Grecia).

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