Il 20 maggio 1999 in via Salaria, a Roma l’avvocato Massimo D’Antona, collaboratore del ministro del lavoro Antonio Bassolino, viene assassinato a colpi di pistola . L’attentato viene rivendicato dalle Brigate Rosse. L’8 luglio 2005 la Corte d’assise di Roma emette il verdetto: ergastolo per Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma. D’Antona nasce a Roma l’11 aprile 1948 e diventa docente di diritto del lavoro all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.