Il 21 maggio 1919 muore in circostanze misteriose, con una copia di Amleto in mano, a Huelgoat (Francia) Victor Ségalen, etnologo, archeologo, scrittore, poeta, esploratore, critico letterario. Victor Ségalen nasce il 14 gennaio 1878 a Brest (Francia). Studia medicina navale, è inviato come medico a Tahiti dove giunge tre mesi dopo la morte di Gauguin (1903), di cui studia le ultime opere e i manoscritti. Tornato in Francia due anni dopo, pubblica nel 1907 Gli immemoriali (Les Immémoriaux), romanzo etnografico sui costumi dei tahitiani, e sugli effetti deleteri del colonialismo e dell’evangelizzazione in Polinesia. Archeologo e sinologo (compie vari viaggi in Cina), Ségalen è scrittore di efficacia poetica. Tra le sue opere sono da ricordare anche Stele (Stèles, 1912), Dipinti (Peintures, 1916). Postumi: Orfeo re (Orphée roi, 1921) dramma lirico per un’opera progettata da Debussy, René Leys (1922), e Scorribande (Equipée, 1929).