Il 21 maggio 1639 muore a Parigi (Francia) il teologo, filosofo e poeta domenicano italiano Tommaso Campanella, considerato uno degli anticipatori della moderna filosofia. Giovanni Domenico Campanella, questo il suo vero nome, nasce il 5 settembre 1568 a Stilo (Reggio Calabria) e studia logica aristotelica, ma anche autori come Erasmo e Telesio che criticano il pensiero aristotelico e la corruzione della Chiesa. Entra nell’ordine domenicano e assume il nome di Tommaso in onore di San Tommaso d’Aquino. Affascinato dalla visione empirica e oggettiva che Telesio ha del mondo, viene trasferito in meditazione del convento di Altomonte (Cosenza). Pubblica senza autorizzazione ecclesiastica, l’opera “Philosophia sensibus demonstrata”e per tale ragione è arrestato e processato per eresia. Il sogno di Campanella è quello di dare voce e speranza agli oppressi, incitando il popolo calabrese alla rivolta. Il suo sarà solo un progetto utopico, poiché il vicerè fa soffocare le rivolte e arrestare Campanella. La sua opera più nota è proprio l’utopica “Città del Sole”,senz’altro influenzata dalla Repubblica di Platone, dove Campanella immagina che tutto il mondo sia governato dalle leggi della magia naturale strettamente collegati con l’astrologia. Infatti l’intero stile di vita degli abitanti della Città del sole è diretta verso l’ottenimento di una relazione benefica con le stelle. Nel 1594 viene nuovamente arrestato per gravissimo sospetto di eresia, il Tribunale dell’Inquisizione gli impone la pubblica abiura delle sue dottrine.