Il 15 giugno 1999 a Belgrado (Serbia) il sinodo della Chiesa ortodossa lancia un appello per fermare l’esodo dal Kosovo che minaccia la stessa identità serba e, legando quel disastro agli altri in cui la guerra ha precipitato la Serbia, per la prima volta chiede al presidente federale Milosevic di dimettersi “nell’interesse del popolo e per la sua salvezza, affinché nuovi governanti, accettabili in patria e all’estero, possano prendere la responsabilità della nazione e del suo futuro con un esecutivo di salvezza nazionale”.