Il 30 giugno 1859 il francese Charles Biondin è il primo uomo ad attraversare le cascate del Niagara con una corda lunga 335 metri ad un’altezza di 50 metri sul livello dell’acqua. Jean François Gravelet, questo il suo vero nome, nasce il 28 febbraio 1824 a St.Omer (Francia). Funambolo di professione ripete l’impresa più volte, in una di queste porta il suo manager sulle spalle, in un’altra attraversa le cascate spingendo una carriola lungo la fune. Biondin muore il 19 febbraio 1897 a Londra (Inghilterra).
Mese: Giugno 2019
Il 29 giugno 2009, alle 17.19 ora di Londra (Inghilterra), Dinara Safina e Amelie Mauresmo giocano il primo punto indoor nella storia ultracentenaria del torneo di Wimbledon. Infatti la pioggia costringe gli organizzatori a chiudere il tetto retrattile del campo centrale: in 8 minuti l’operazione è compiuta e riprende il gioco tra le due tenniste. Il primo storico punto indoor è della Safina, con un passante di diritto.
Il 29 giugno 2009 a Pescara, ai Giochi del Mediterraneo, la super campionessa Valentina Vezzali vince l’oro nel fioretto individuale battendo in finale la connazionale Margherita Granbassi. La Vezzali nasce il 14 febbraio 1974 a Jesi (Ancona) ed è al suo secondo oro ai Giochi del mediterraneo dopo quello vinto a Tunisi nel 2001. Ma Valentina in carriera conquista 6 ori olimpici, più un argento e un bronzo, 16 titoli mondiali, con anche 6 argenti e 4 bronzi e 9 Coppe del Mondo cui si aggiungono 13 titoli europei con 4 argenti e 4 bronzi, e 5 ori e 3 argenti alle Universiadi.
Il 29 giugno 2009 a Malmoe (Svezia) la Germania vince il suo primo Campionato europeo under 21 battendo 4-0 l’Inghilterra. In semifinale la Germania si impone sull’Italia 1-0 mentre l’Inghilterra sconfigge 4-3 ai rigori la Svezia padrona di casa. Nell’albo d’oro della manifestazione l’Italia ha 5 vittorie seguita da Spagna, Olanda e Inghilterra con 2.
Il 29 giugno 1999 a Washington (DC, Usa) la McDonald’s viene condannata a pagare quattro milioni di dollari di multa, più di sette miliardi di lire, per non aver denunciato alla Consumer Product Safety Commission (Cpsc), l’ente americano per il controllo sulla sicurezza dei prodotti, oltre 400 incidenti avvenuti prima del 1995 nei campi giochi vicini ai fast food. In oltre 100 casi i bambini riportano fratture alle ossa, pesanti contusioni e addirittura fratture del cranio.
Il 29 giugno 1999 muore a Beverly Hills (California, Usa) il produttore cinematografico Allan Carr. Allan Salomone, questo il suo vero nome, nasce il 27 maggio 1937 a Chicago (Illinois, Usa) ed è animatore di molti dei grandi successi del cinema Usa: fra gli altri ‘Il cacciatore’ che ottiene cinque premi Oscar nel 1979. Il suo più grande successo è però legato a ‘Grease’, il film con John Travolta e Olivia Newton John che nel 1978 rilancia il mito degli anni Cinquanta.
Il 29 giugno 1999, a Imrali (Turchia) il tribunale speciale per la sicurezza dello Stato, dopo appena 25 minuti di camera di consiglio, condanna a morte Abdullah Ocalan per tradimento e separatismo. La difesa annuncia immediatamente il ricorso in appello. In caso di conferma anche in secondo grado, la sentenza sarà poi votata dal Parlamento e, infine, passerà al presidente della Repubblica, che ha il potere di concedere la grazia.
Il 29 giugno 1999, malgrado il divieto della polizia, promulgato su ordine diretto della presidenza serba, quasi 10 mila persone partecipano nella città di Cacak, 140 chilometri a sud di Belgrado, a una manifestazione contro il regime di Slobodan Milosevic.
Il 29 giugno 1969 muore in un campo di concentramento algerino Moise Tshombè, il promotore della secessione del Katanga, prospera regione del Congo belga dove le cattive condizioni di vita della popolazione indigena negli anni cinquanta esasperano la contrapposizione fra lunda e immigrati luba della regione del Kasai. Del dissenso si fa interprete dal 1958 la Confédération des associations du Katanga (Conakat) di Moïsé Kapenda Tshombè, legato alla casa regale lunda, il quale sostiene una soluzione federale nelle conferenze costituzionali del 1959, contro il centralismo di Patrick Lumumba. Moise Tshombè nasce il 10 novembre 1919 e, vinte le elezioni provinciali in Katanga, approfitta dei disordini seguiti alla proclamazione dell’indipendenza del Congo (giugno 1960) per dichiarare la secessione del Katanga, sostenuto dagli interessi minerari europei (Union Minière du Haut Katanga) e, tacitamente, dal governo belga, timorosi del radicalismo di Lumumba, sostenuto dal movimento comunista internazionale. La decisione, condannata dalla maggioranza degli stati africani neoindipendenti, precipita la guerra civile e induce Lumumba a chiedere l’intervento dell’Onu. Segnato da eccessi sanguinosi e dagli oscuri episodi dell’uccisione di Lumumba e della morte del segretario generale dell’Onu, Dag Hammarskjöld, nel 1961, il conflitto termina, una volta eliminati i principali ostacoli ai disegni neocolonialisti, con la rinuncia alla secessione del Katanga, in seguito alla presa della capitale secessionista, Elisabethville (poi Lumumbashi), da parte delle truppe Onu (gennaio 1963).
Il 29 giugno 1949 a Pretoria (Sud Africa) inizia ufficialmente il regime di Apartheid on la promulgazione del South African Citizenship Act. La politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca del Sudafrica rimane in vigore fino al 1994.