Il 4 giugno 1999 a Kingston (Giamaica) viene assassinato a Kingston Junior Braithwaite uno dei fondatori dei Wailers, il leggendario gruppo reggae di Bob Marley. Sui Wailers sembra gravare una maledizione. Bob Marley, la musa del reggae e guida spirituale della cultura rasta, muore di cancro nel 1981, mentre Peter Tosh viene ucciso sei anni dopo, in circostanze analoghe a quelle che costano la vita a Braithwaite, che ritorna a Kingston dopo aver vissuto a Chicago (Illinois, Usa) per più di vent’anni. .Junior, il cui vero nome è Franklin Delano Alexander, nasce il 4 aprile 1949 a Kingston.
Mese: Giugno 2019
Il 4 giugno 1999 a Pechino (Cina) passa sotto silenzio il decimo anniversario della rivolta degli studenti e della strage di piazza Tienanmen avvenuta il 4 giugno 1989.
Il 4 giugno 1999 a Imrali (Turchia) il processo ad Abdullah Ocalan viene rinviato a causa di una rissa scoppiata in aula dopo che il suo legale dichiara: “Qui sono rappresentate le famiglie dei soldati turchi, ma non dobbiamo dimenticare i parenti dei tanti curdi che vorrebbero essere rappresentati al dibattito”. Dal settore riservato alle madri dei militari uccisi si levano grida e proteste. L’udienza respinge le istanze della difesa che, dopo le rivelazioni fatte dall’imputato sulle lettere inviategli da alcuni premier turchi, chiamano a testimoniare l’ex primo ministro Necmettin Erbakan e alcuni noti giornalisti.
Il 4 giugno 1999 a Bruxelles )Belgio) i capi di governo europei nominano Javier Solana segretario generale della Pesc, la Politica estera e di sicurezza comune che l’Unione Europea definisce con il compito di dotarsi di strumenti appropriati nel settore della prevenzione dei conflitti e della gestione delle crisi, sviluppando capacità militari più efficaci e rafforzando i settori dell’informazione, dei trasporti strategici, del comando e del controllo. Intanto Romano Prodi stima in 5-6 miliardi di Euro all’anno per cinque anni il costo della ricostruzione dei Balcani. I Quindici pensano a un piano Marshall per la regione, uno sforzo paragonabile a quello che gli americani fecero per ricostruire l’Europa nel secondo dopoguerra. Londra, Parigi e Bonn sono contrari a concedere aiuti alla Serbia finché Milosevic rimarrà al potere.
Il 4 giugno 1999 entra in vigore la legge 157/99, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 1999 che introduce un “Rimborso spese per le elezioni”, un contributo cioè assegnato ai partiti in occasione delle elezioni e che serve a coprire le spese sostenute per le campagne elettorali. La norma abbassa dal 4% all’1% la soglia minima di voti per partecipare alle risorse pubbliche. La legge dispone che i partiti percepiscano il rimborso proporzionalmente ai voti ricevuti, ma che questo è calcolato in base all’intera platea elettorale, cioè agli aventi diritto al voto e non in relazione al numero degli effettivi votanti. Di fatto si tratta di un finanziamento ai partiti precedentemente abolito con il Referendum del 18 e 19 aprile 1993.
Il 4 giugno 1999 a Roma il ministero della Sanità vieta l’importazione in Italia di carni belghe e loro derivati, in seguito allo scandalo dei mangimi contaminati dalla diossina, tardivamente comunicato dal Belgio all’Ue. È in corso il monitoraggio sui prodotti destinati all’alimentazione animale, mentre si procede a massicci sequestri di polli, uova, carni bovine e di maiale, latte e derivati provenienti dal Belgio.
Il 4 giugno 1999 a Novara cinque brigatisti detenuti nel supercarcere, definiti ‘irriducibili’, spediscono a un quotidiano un comunicato firmato Brigate rosse, che viene intercettato e consegnato alla magistratura, in cui si rivendica “la valenza politica dell’attacco all’organizzazione”. Solidarietà viene espressa da parte di altri brigatisti detenuti a Trani (Barletta). Perquisizioni vengono effettuate in diverse carceri italiane.
Il 4 giugno 1989 a Varsavia (Polonia) successo del partito Solidarność (Sindacato Autonomo dei Lavoratori ) nelle prime elezioni libere del dopoguerra. Solidarnosc è il primo sindacato indipendente dell’Europa comunista nato con basi cattoliche, guidato da Lech Walesa che nell’agosto del 1980 innesca la serie di scioperi e di manifestazioni che portano poi a elezioni libere nel primo paese uscito dal blocco sovietico nel 1989. La vittoria di Solidarnosc smentisce tutte le previsioni: i suoi candidati conquistano tutti i seggi possibili nel Sejm, e 99 seggi su 100 al senato. Molti candidati comunisti non ottengono nemmeno il numero minimo di voti per accedere ai seggi a loro riservati: un nuovo governo, non comunista, il primo nella sua singolarità nell’Europa orientale, si insedia nel settembre 1989.
Il 4 giugno 1989 a Pechino (Cina) il governo cinese reprime con la forza e nel sangue le dimostrazioni degli studenti e dei lavoratori in piazza Tienanmen. La protesta nasce per denunciare l’instabilità economica e la corruzione politica dello stato cinese. Ci sono da 2600 a 3000 morti e un numero imprecisato di feriti, ma le autorità cinesi, ancor oggi, definiscono quegli eccidi come «sommosse controrivoluzionarie».
Il 4 giugno 1959 nasce ad Aden (Yemen) il miliardario indiano Anil Ambarni. Nel 2002 Anil eredita con il fratello l’azienda paterna: il conglomerato Reliance Industries Limited. Nel 2006 i due fratelli si dividono e Anil decide di dedicarsi al settore degli investimenti e delle telecomunicazioni, fondando una nuova entità, la Anil Dhirubhai Ambani Group. Rapidamente raggiunge una posizione di spicco nella lista stilata da Forbes dei super milionari. La crisi dei primi mesi del 2009 fa diminuire la sua fortuna di ben 32 miliardi di dollari. Il patrimonio di Anil Ambani è valutato da Bloomberg nel suo Bloomberg Billionaires Index al 27 settembre 2013 al ribasso rispetto agli anni precedenti in 7,6 miliardi di dollari, definendolo così, il 169º uomo più ricco del mondo.