L8 luglio 1979 muore a Roma lo scrittore, poeta e traduttore Tommaso Landolfi, vince i maggiori premi letterari italiani, dallo Strega al Campiello, al Viareggio, al Bagutta, al Pirandello. Landolfi nasce il 9 agosto 1908 a Pico (Frosinone) ed è un ottimo traduttore dal russo, dal francese e dal tedesco, oltre che profondo conoscitore delle letterature in tali lingue. Nel 1937 esordisce col volume di racconti “Dialogo dei massimi sistemi”, seguiranno altri volumi di racconti, romanzi, testi teatrali e poetici, raccolte di articoli critici: più di cinquanta le opere, tra le sue e le traduzioni. Nel 1943 fa un mese di carcere alle Murate, a Firenze, per la sua opposizione al fascismo. Landolfi è il solo scrittore del suo tempo ad aver dedicato una minuziosa cura, degna d’un dandy (quale Byron o Baudelaire), alla costruzione del proprio “personaggio”: un personaggio notturno, di eccezionalità stravagante, dissipatore e inveterato giocatore.