Il 17 luglio 1959 muore a New York (New York, Usa) la cantante jazz e blues Billie Holiday. Eleanora Fagan Gough, questo il suo vero nome nasce il 7 aprile 1915 a Baltimora (Maryland, Usa). Il nome d’arte di “Billie” è un omaggio all’attrice Billie Dove, oltre che un tenero ricordo del padre, che da bambina era solito chiamarla “Billy” per i suoi atteggiamenti da maschiaccio. Il soprannome “The Lady” (“la signora”) risale invece ai suoi esordi come cantante nei nightclub di Harlem (New York, Usa) negli anni ’30, quando – tra lo scherno delle sue colleghe – rifiuta di girare tra i tavoli raccogliendo le mance dei clienti nell’elastico delle giarrettiere. Famosa in tutto il mondo, archetipo inarrivabile ogni qual volta si parla di “voce”, la profondità della sua interpretazione e l’intensità delle esibizioni di Billie Holiday sono purtroppo inscindibili dalle vicende biografiche, segnate da eccessi nell’alcool come nella droga, da relazioni complesse e dolorose e da una situazione economica tutt’altro che florida.