Il 7 agosto 1809 Gioacchino Murat, re di Napoli, con un decreto inizia la soppressione degli ordini religiosi nel Regno, e in particolare dell’ordine dei domenicani, con la conseguente confisca di tutti i loro beni, la conversione dei conventi in altro uso. All’art. 2 il decreto stabilisce che tutte le proprietà appartenenti agli ordini religiosi soppressi passino al demanio dello Stato.